Nella quotidianità dell’assistente sociale la gestione dell’emergenza è una questione estremamente rilevante. Si tratta di un concetto complesso e multidimesionale, che rimanda a diversi significati ed ha subito vari mutamenti nel corso del tempo, sulla base degli eventi che si sono susseguiti. Il più rilevante di questi mutamenti è stato l’arrivo, a marzo 2020, della pandemia da Covid-19, che ha improvvisamente portato ad un ulteriore e nuovo significato di emergenza sociale, che ha impattato significativamente sui servizi e sui professionisti, con una serie di “spiazzamenti” (Gui, 2020) a vari livelli. A partire da queste premesse, il percorso di ricerca si è posto l’obiettivo di analizzare il concetto di emergenza nel servizio sociale comunale, approfondendo la sua definizione prima e durante la pandemia e cercando di comprendere ed analizzare come la metodologia, le competenze e gli strumenti tipici della professione, secondo l’opinione degli assistenti sociali, siano mutati in seguito alla crisi sanitaria e sociale e alle restrizioni dovute al Covid. Un ulteriore focus si è concentrato sulla gestione delle emozioni in una situazione che ha visto gli operatori coinvolti sia sul piano professionale che, inevitabilmente, su quello personale. Gli obiettivi sono stati perseguiti utilizzando una metodologia di ricerca di tipo qualitativo o, secondo più recenti approcci epistemologici, non-standard (Nigris, 2003), che ha previsto l’utilizzo di un’intervista semi-strutturata effettuata con 17 assistenti sociali che operano all’interno dei servizi sociali comunali del territorio del Friuli Occidentale. I principali risultati evidenziano in prima battuta un cambiamento nella definizione stessa di “emergenza”, associata, prima della pandemia, principalmente ad eventi acuti in cui venivano a mancare i bisogni primari e diventata invece, con l’avvento del Covid, un elemento centrale e pervasivo nella quotidianità lavorativa. Sul versante degli strumenti e della metodologia della professione, se si rilevano forti cambiamenti e adattamenti in relazione alle regole legate al distanziamento sociale, emerge altresì il tema centrale della relazione come elemento principale del processo di aiuto, che si configura come elemento insostituibile e di continuità tra il “prima” e il “dopo”. Infine, se ansia, senso di isolamento, perdita della speranza e un maggiore coinvolgimento dell’aspetto personale sono gli elementi predominanti tra le risposte dei professionisti in tema di sentimenti ed emozioni provate, strumenti utili per affrontarli si sono rivelati il confronto tra colleghi e la formazione.

Dentro l’emergenza. La quotidianità della professione nei servizi sociali comunali in tempo di pandemia: una ricerca esplorativa nel territorio del Friuli Occidentale

Chiara Pattaro
;
2022

Abstract

Nella quotidianità dell’assistente sociale la gestione dell’emergenza è una questione estremamente rilevante. Si tratta di un concetto complesso e multidimesionale, che rimanda a diversi significati ed ha subito vari mutamenti nel corso del tempo, sulla base degli eventi che si sono susseguiti. Il più rilevante di questi mutamenti è stato l’arrivo, a marzo 2020, della pandemia da Covid-19, che ha improvvisamente portato ad un ulteriore e nuovo significato di emergenza sociale, che ha impattato significativamente sui servizi e sui professionisti, con una serie di “spiazzamenti” (Gui, 2020) a vari livelli. A partire da queste premesse, il percorso di ricerca si è posto l’obiettivo di analizzare il concetto di emergenza nel servizio sociale comunale, approfondendo la sua definizione prima e durante la pandemia e cercando di comprendere ed analizzare come la metodologia, le competenze e gli strumenti tipici della professione, secondo l’opinione degli assistenti sociali, siano mutati in seguito alla crisi sanitaria e sociale e alle restrizioni dovute al Covid. Un ulteriore focus si è concentrato sulla gestione delle emozioni in una situazione che ha visto gli operatori coinvolti sia sul piano professionale che, inevitabilmente, su quello personale. Gli obiettivi sono stati perseguiti utilizzando una metodologia di ricerca di tipo qualitativo o, secondo più recenti approcci epistemologici, non-standard (Nigris, 2003), che ha previsto l’utilizzo di un’intervista semi-strutturata effettuata con 17 assistenti sociali che operano all’interno dei servizi sociali comunali del territorio del Friuli Occidentale. I principali risultati evidenziano in prima battuta un cambiamento nella definizione stessa di “emergenza”, associata, prima della pandemia, principalmente ad eventi acuti in cui venivano a mancare i bisogni primari e diventata invece, con l’avvento del Covid, un elemento centrale e pervasivo nella quotidianità lavorativa. Sul versante degli strumenti e della metodologia della professione, se si rilevano forti cambiamenti e adattamenti in relazione alle regole legate al distanziamento sociale, emerge altresì il tema centrale della relazione come elemento principale del processo di aiuto, che si configura come elemento insostituibile e di continuità tra il “prima” e il “dopo”. Infine, se ansia, senso di isolamento, perdita della speranza e un maggiore coinvolgimento dell’aspetto personale sono gli elementi predominanti tra le risposte dei professionisti in tema di sentimenti ed emozioni provate, strumenti utili per affrontarli si sono rivelati il confronto tra colleghi e la formazione.
2022
III Conferenza Italiana sulla Ricerca di Servizio Sociale. Book of Abstract
9788894470628
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