Abstract: La lotta al fenomeno sociale della violenza maschile contro le donne basata sul genere grazie all’impulso delle diverse espressioni del femminismo e all’impegno profuso dalla comunità internazionale, sta ricevendo a livello nazionale una diversa attenzione ri-spetto ad un tempo. Il presente lavoro intende prendere in esame alcune problematiche collegate all’azionabilità dei diritti da parte delle donne migranti in relazione alle norme adottate dal legislatore in questi ultimi anni. Si tratta di dispositivi che hanno privilegiato gli aspetti collegati alla repressione senza preoccuparsi della persistenza di dimensioni materiali e non, fondamentali in materia di effettività e giustiziabilità dei diritti, soprattutto quando le parti offese sono donne che, per il fatto di essere straniere, sperimentano situazioni di par-ticolare vulnerabilità. Insomma prevedere diritti senza favorire l’accesso alla giustizia rischia di rendere di fatto non effettive le garanzie fissate nella legislazione interna. Nell’intelaiatura dei diritti umani si riflette un’esperienza occidentale che è stata fortemente messa in discus-sione dal femminismo giuridico con l’intento di vedere anche nell’arena giudiziaria un luogo entro il quale poter agire per decostruire l’assetto sociale sotteso alle diseguaglianze. L’esperienza concreta di chi opera nell’assistenza legale alle donne straniere intreccia neces-sariamente queste specificità: il tema della violenza nelle relazioni domestiche è centrale nel-la vita di queste donne, sia nella fase iniziale di “approdo”, sia nella fase successiva di stabi-lizzazione e persino in quella stabilizzata, normalmente all’interno dello stesso contesto di provenienza. Alla mancanza di supporti (economici, culturali, linguistici, ma anche di assi-stenza legale dedicata - ad eccezione di quella offerta dai centri anti-violenza) fa da contral-tare un crescente ricorso (o tentativo di ricorso) al sistema giustizia anche da parte delle donne di origine straniera che vivono in Italia; un percorso in larga parte segnato da ostaco-li importanti che richiamano per l’appunto il tema dell’azionabilità dei diritti e delle discri-minazioni in chiave intersezionale, che il sistema giustizia da un lato riflette dall’altro rischia di riproporre. È obbligo degli Stati occuparsi pienamente di questo fenomeno anche garan-tendo strumenti di ausilio linguistico, culturale e legale finalizzati e idonei a garantire la pie-na possibilità di accesso al sistema giustizia per le donne straniere presenti nel nostro terri-torio. In questo senso tentiamo di analizzare i dati disponibili, la casistica che abbiamo in-crociato, le difficoltà e le possibili sperimentazioni di apertura del sistema in direzione delle donne straniere che vi si rivolgono. AURORA D’AGOSTINO, PAOLA DEGANI Donne straniere, diritti u 196 mani, questioni di genere Abstract: The fight against the social phenomenon of gender-based male violence against women, thanks to the impulse of the several expressions of feminism and the efforts made by the international community, is receiving different attention at the national level than it once did. This paper aims to examine some issues related to the applicability of rights by migrant women in relation to the laws adopted by the legislature in recent years. These are provisions that have emphasized issues related to the punishment without concern for the persistence of material and non-material dimensions that are fundamental in the area of the effectiveness and justiciability of rights, especially when the victims are women who, due to the fact of being foreigners, experience situations of particular vulnerability. In short, providing rights without fostering access to justice risks rendering the guarantees estab-lished in domestic legislation ineffective in practice. Reflected in the framing of human rights is a Western experience that has been strongly challenged by legal feminist theory with the intention of considering the judicial arena a place within which to act for decon-structing the social order, while underlying inequalities. The concrete experience of those who work in legal aid to foreign women necessarily intertwines these specificities: the issue of violence in domestic relations is central in the lives of these women, both in the initial "landing" phase and in the later stabilized and even stabilized phase, normally within the same context of origin. The lack of support (economic, cultural, linguistic but also dedicat-ed legal assistance - except that offered by anti-violence centers) is counterbalanced by a growing recourse (or attempted recourse) to the justice system even by women of foreign origin living in Italy; a path largely marked by serious obstacles that recall precisely the issue of the enforceability of rights and discrimination in an intersectional key that the justice system on the one hand reflects on the other risks re-proposing. It is the obligation of states to fully deal with this phenomenon also by guaranteeing linguistic, cultural and legal aid tools aimed at and suitable for guaranteeing the full possibility of access to the justice system for foreign women present in our territory. The paper attempts to analyze the avail-able data, the case histories we have crossed, the difficulties and possible experiments in opening the system in the direction of the foreign women who turn to it.

SULL’AZIONABILITÀ DEI DIRITTI UMANI DELLE DONNE STRANIERE VITTIME DI VIOLENZA. CRITICITÀ IN AMBITO PENALE

Paola Degani
;
2022

Abstract

Abstract: La lotta al fenomeno sociale della violenza maschile contro le donne basata sul genere grazie all’impulso delle diverse espressioni del femminismo e all’impegno profuso dalla comunità internazionale, sta ricevendo a livello nazionale una diversa attenzione ri-spetto ad un tempo. Il presente lavoro intende prendere in esame alcune problematiche collegate all’azionabilità dei diritti da parte delle donne migranti in relazione alle norme adottate dal legislatore in questi ultimi anni. Si tratta di dispositivi che hanno privilegiato gli aspetti collegati alla repressione senza preoccuparsi della persistenza di dimensioni materiali e non, fondamentali in materia di effettività e giustiziabilità dei diritti, soprattutto quando le parti offese sono donne che, per il fatto di essere straniere, sperimentano situazioni di par-ticolare vulnerabilità. Insomma prevedere diritti senza favorire l’accesso alla giustizia rischia di rendere di fatto non effettive le garanzie fissate nella legislazione interna. Nell’intelaiatura dei diritti umani si riflette un’esperienza occidentale che è stata fortemente messa in discus-sione dal femminismo giuridico con l’intento di vedere anche nell’arena giudiziaria un luogo entro il quale poter agire per decostruire l’assetto sociale sotteso alle diseguaglianze. L’esperienza concreta di chi opera nell’assistenza legale alle donne straniere intreccia neces-sariamente queste specificità: il tema della violenza nelle relazioni domestiche è centrale nel-la vita di queste donne, sia nella fase iniziale di “approdo”, sia nella fase successiva di stabi-lizzazione e persino in quella stabilizzata, normalmente all’interno dello stesso contesto di provenienza. Alla mancanza di supporti (economici, culturali, linguistici, ma anche di assi-stenza legale dedicata - ad eccezione di quella offerta dai centri anti-violenza) fa da contral-tare un crescente ricorso (o tentativo di ricorso) al sistema giustizia anche da parte delle donne di origine straniera che vivono in Italia; un percorso in larga parte segnato da ostaco-li importanti che richiamano per l’appunto il tema dell’azionabilità dei diritti e delle discri-minazioni in chiave intersezionale, che il sistema giustizia da un lato riflette dall’altro rischia di riproporre. È obbligo degli Stati occuparsi pienamente di questo fenomeno anche garan-tendo strumenti di ausilio linguistico, culturale e legale finalizzati e idonei a garantire la pie-na possibilità di accesso al sistema giustizia per le donne straniere presenti nel nostro terri-torio. In questo senso tentiamo di analizzare i dati disponibili, la casistica che abbiamo in-crociato, le difficoltà e le possibili sperimentazioni di apertura del sistema in direzione delle donne straniere che vi si rivolgono. AURORA D’AGOSTINO, PAOLA DEGANI Donne straniere, diritti u 196 mani, questioni di genere Abstract: The fight against the social phenomenon of gender-based male violence against women, thanks to the impulse of the several expressions of feminism and the efforts made by the international community, is receiving different attention at the national level than it once did. This paper aims to examine some issues related to the applicability of rights by migrant women in relation to the laws adopted by the legislature in recent years. These are provisions that have emphasized issues related to the punishment without concern for the persistence of material and non-material dimensions that are fundamental in the area of the effectiveness and justiciability of rights, especially when the victims are women who, due to the fact of being foreigners, experience situations of particular vulnerability. In short, providing rights without fostering access to justice risks rendering the guarantees estab-lished in domestic legislation ineffective in practice. Reflected in the framing of human rights is a Western experience that has been strongly challenged by legal feminist theory with the intention of considering the judicial arena a place within which to act for decon-structing the social order, while underlying inequalities. The concrete experience of those who work in legal aid to foreign women necessarily intertwines these specificities: the issue of violence in domestic relations is central in the lives of these women, both in the initial "landing" phase and in the later stabilized and even stabilized phase, normally within the same context of origin. The lack of support (economic, cultural, linguistic but also dedicat-ed legal assistance - except that offered by anti-violence centers) is counterbalanced by a growing recourse (or attempted recourse) to the justice system even by women of foreign origin living in Italy; a path largely marked by serious obstacles that recall precisely the issue of the enforceability of rights and discrimination in an intersectional key that the justice system on the one hand reflects on the other risks re-proposing. It is the obligation of states to fully deal with this phenomenon also by guaranteeing linguistic, cultural and legal aid tools aimed at and suitable for guaranteeing the full possibility of access to the justice system for foreign women present in our territory. The paper attempts to analyze the avail-able data, the case histories we have crossed, the difficulties and possible experiments in opening the system in the direction of the foreign women who turn to it.
2022
Donne straniere, diritti umani, questioni di genere Riflessioni su legislazione e prassi
978 88 5495 558 5
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