Il dibattito sulle questioni urbanistiche e in generale sui problemi territoriali langue, si ravviva, ed è un bene, in momenti topici in cui viene proposto un ennesimo «condono edilizio», cioè, data la natura dei nostro governanti, quasi ogni anno, o per qualche evento drammatico che coinvolga la periferia di qualche città (in questo caso si sono lette anche delle vere e proprio stravaganze) o semplicemente per rimediare al dissesto del bilancio pubblico. Recentemente è stata avanzata una proposta di legge urbanistica nazionale, ma essa ha suscitato flebile interesse tra gli addetti ai lavori, mentre è stata praticamente ignorata dall'opinione pubblica più in generale, dai mass-media nonostante le reiterate condanne contro il disordine urbanistico o il dissesto del territorio che riempiono giornali e telegiornali. in occasione delle ricorrenti (ormai) calamità naturali. In questa situazione sembra opportuno creare quante più numerose occasioni di discussione e riflessione e ci è sembrato, quindi, utile offrire la possibilità di un dibattito ravvicinato, invitando alcune personalità che - sia per la professione che svolgono, sia per i ruoli amministrativi/politici che ricoprono, sia perché studiosi delle questioni territoriali - potessero riflettere su che cosa «bolle in pentola».

Dibattito sulla riforma urbanistica

Savino M.
;
2003

Abstract

Il dibattito sulle questioni urbanistiche e in generale sui problemi territoriali langue, si ravviva, ed è un bene, in momenti topici in cui viene proposto un ennesimo «condono edilizio», cioè, data la natura dei nostro governanti, quasi ogni anno, o per qualche evento drammatico che coinvolga la periferia di qualche città (in questo caso si sono lette anche delle vere e proprio stravaganze) o semplicemente per rimediare al dissesto del bilancio pubblico. Recentemente è stata avanzata una proposta di legge urbanistica nazionale, ma essa ha suscitato flebile interesse tra gli addetti ai lavori, mentre è stata praticamente ignorata dall'opinione pubblica più in generale, dai mass-media nonostante le reiterate condanne contro il disordine urbanistico o il dissesto del territorio che riempiono giornali e telegiornali. in occasione delle ricorrenti (ormai) calamità naturali. In questa situazione sembra opportuno creare quante più numerose occasioni di discussione e riflessione e ci è sembrato, quindi, utile offrire la possibilità di un dibattito ravvicinato, invitando alcune personalità che - sia per la professione che svolgono, sia per i ruoli amministrativi/politici che ricoprono, sia perché studiosi delle questioni territoriali - potessero riflettere su che cosa «bolle in pentola».
2003
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