Questo volume raccoglie gli atti della XIII Giornata della Francofonia dell’Università di Verona dal titolo Identité en héritage, identité en partage ma, arricchito di ulteriori contributi e riflessioni, ne costituisce anche il naturale prolungamento. Esso si propone di interrogare i diversi modi di declinare l’identità ebraica del Dopo-Shoah nel contesto della letteratura francese e francofona contemporanea, non senza gettare uno sguardo sul panorama italiano e sugli apporti scientifici delle humanités numériques applicate ai testi di testimonianza. Da Primo Levi a Marie NDiaye, passando per Raymond Federman, Georges Perec e Marcel Cohen, Patrick Modiano e Henri Raczymow, Marianne Rubinstein e Colombe Schneck, molti sono gli autori convocati in questa raccolta di saggi. Ciò che li accomuna, nella diversità del loro vissuto e nella specificità della loro scrittura, è il tentativo di ricostruire un ponte con il passato, utilizzando dispositivi letterari costantemente rinnovati. Essi esprimono il desiderio di conservare e trasmettere la memoria della Shoah, pur sapendo che «cette démarche ne s’effectue pas en ligne droite, mais par contorsions, sinuosités, spirales, enroulement et déroulement successifs, formant parfois des anneaux et de véritables nœuds» (R. Gary). Gli autori: Margareth Amatulli, Alberto Cavaglion, Francesca Dainese, Fabio Libasci, Luca Mozzachiodi, Rosanna Gorris Camos, Armelle Gréhan, Colombe Schneck, Daniela Tononi, Silvia Domenica Zollo.

Identité en héritage, identité en partage

Francesca Dainese
2022

Abstract

Questo volume raccoglie gli atti della XIII Giornata della Francofonia dell’Università di Verona dal titolo Identité en héritage, identité en partage ma, arricchito di ulteriori contributi e riflessioni, ne costituisce anche il naturale prolungamento. Esso si propone di interrogare i diversi modi di declinare l’identità ebraica del Dopo-Shoah nel contesto della letteratura francese e francofona contemporanea, non senza gettare uno sguardo sul panorama italiano e sugli apporti scientifici delle humanités numériques applicate ai testi di testimonianza. Da Primo Levi a Marie NDiaye, passando per Raymond Federman, Georges Perec e Marcel Cohen, Patrick Modiano e Henri Raczymow, Marianne Rubinstein e Colombe Schneck, molti sono gli autori convocati in questa raccolta di saggi. Ciò che li accomuna, nella diversità del loro vissuto e nella specificità della loro scrittura, è il tentativo di ricostruire un ponte con il passato, utilizzando dispositivi letterari costantemente rinnovati. Essi esprimono il desiderio di conservare e trasmettere la memoria della Shoah, pur sapendo che «cette démarche ne s’effectue pas en ligne droite, mais par contorsions, sinuosités, spirales, enroulement et déroulement successifs, formant parfois des anneaux et de véritables nœuds» (R. Gary). Gli autori: Margareth Amatulli, Alberto Cavaglion, Francesca Dainese, Fabio Libasci, Luca Mozzachiodi, Rosanna Gorris Camos, Armelle Gréhan, Colombe Schneck, Daniela Tononi, Silvia Domenica Zollo.
2022
978-88-941890-8-7
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