Nel corso della loro storia, le università europee - soprattutto quelle più antiche - hanno accumulato collezioni straordinarie, frutto di una vasta attività di ricerca che coinvolge molte discipline. Nonostante il suo valore intrinseco, questo patrimonio attende ancora di essere pienamente riconosciuto e legittimato e necessita di adeguati strumenti di gestione. Questo saggio analizza il caso emblematico dell'Università di Padova e – dopo un excursus storico - presenta le recenti trasformazioni e i nuovi progetti in corso, con particolare riferimento al Museo della Natura e dell’Uomo (che raccoglierà le collezioni dei musei di mineralogia, geologia e paleontologia, zoologia e antropologia) e al nuovo Museo Botanico. Il cambio di scala di queste nuove istituzioni chiede una riflessione sulla regia complessiva del sistema museale e sull’esigenza di una gestione coordinata che non sacrifichi le realtà minori. Va cercato il difficile equilibrio fra la condivisione del patrimonio con la città e il territorio e la vocazione scientifica dei musei e delle collezioni universitarie, coessenziale alla loro creazione, in quanto legata all'obiettivo di accrescere la conoscenza nelle varie discipline e sostenere la didattica.
Ottocento anni di futuro: sistema museale e patrimonio diffuso dell'Università di Padova
G. Tomasella
2022
Abstract
Nel corso della loro storia, le università europee - soprattutto quelle più antiche - hanno accumulato collezioni straordinarie, frutto di una vasta attività di ricerca che coinvolge molte discipline. Nonostante il suo valore intrinseco, questo patrimonio attende ancora di essere pienamente riconosciuto e legittimato e necessita di adeguati strumenti di gestione. Questo saggio analizza il caso emblematico dell'Università di Padova e – dopo un excursus storico - presenta le recenti trasformazioni e i nuovi progetti in corso, con particolare riferimento al Museo della Natura e dell’Uomo (che raccoglierà le collezioni dei musei di mineralogia, geologia e paleontologia, zoologia e antropologia) e al nuovo Museo Botanico. Il cambio di scala di queste nuove istituzioni chiede una riflessione sulla regia complessiva del sistema museale e sull’esigenza di una gestione coordinata che non sacrifichi le realtà minori. Va cercato il difficile equilibrio fra la condivisione del patrimonio con la città e il territorio e la vocazione scientifica dei musei e delle collezioni universitarie, coessenziale alla loro creazione, in quanto legata all'obiettivo di accrescere la conoscenza nelle varie discipline e sostenere la didattica.Pubblicazioni consigliate
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