Gli ambiti del ‘cartografico’ (le mappe) e del ‘visuale’ (le immagini) sono stati tradizionalmente considerati in maniera distinta. I confini tra il cartografico e il visuale appaiono oggi sempre più sfumati nell’esperienza quotidiana degli strumenti digitali, quando utilizziamo globi virtuali, navigatori satellitari o passiamo da visualizzazioni zenitali a street-views nelle app cartografiche. Questa convergenza produce delle forme ibride di ‘geovisualità’. Tuttavia, con uno sguardo retrospettivo, possiamo ripercorrere una vera e propria ‘archeologia del geovisuale’ comparando culture cartografiche e visuali del passato. Traditionally, a distinction between the ‘cartographic’ (the map) and the ‘visual’ (the view) has been acknowledged. The boundary between the cartographic and the visual is challenged in our everyday experience when we use digital tools such as virtual globes, in-car satellite navigation systems, or switch from map-views to street-views on mapping tools. This convergence produces forms of hybrid ‘geovisuality’. However, we can also retrace an ‘archaeology of the geovisual’ by comparing past cartographic and visual cultures.

Mappe come immagini: comparazioni e convergenze tra il cartografico e il visuale

Rossetto, Tania
2022

Abstract

Gli ambiti del ‘cartografico’ (le mappe) e del ‘visuale’ (le immagini) sono stati tradizionalmente considerati in maniera distinta. I confini tra il cartografico e il visuale appaiono oggi sempre più sfumati nell’esperienza quotidiana degli strumenti digitali, quando utilizziamo globi virtuali, navigatori satellitari o passiamo da visualizzazioni zenitali a street-views nelle app cartografiche. Questa convergenza produce delle forme ibride di ‘geovisualità’. Tuttavia, con uno sguardo retrospettivo, possiamo ripercorrere una vera e propria ‘archeologia del geovisuale’ comparando culture cartografiche e visuali del passato. Traditionally, a distinction between the ‘cartographic’ (the map) and the ‘visual’ (the view) has been acknowledged. The boundary between the cartographic and the visual is challenged in our everyday experience when we use digital tools such as virtual globes, in-car satellite navigation systems, or switch from map-views to street-views on mapping tools. This convergence produces forms of hybrid ‘geovisuality’. However, we can also retrace an ‘archaeology of the geovisual’ by comparing past cartographic and visual cultures.
2022
Prismi
9788855267700
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