Il lavoro, dedicato ai profili giuridici della restituzione delle opere d’arte e dei beni di interesse artistico depredati agli ebrei durante il periodo della persecuzione nazifascista, si svolge come studio di diritto internazionale, relativo cioè alle regole del diritto che disciplina i rapporti internazionali tra Stati, e transnazionale, relativo cioè a quelle regole che si occupano di situazioni collegate a più sistemi giuridici, nella prospettiva della tutela delle posizioni giuridiche individuali. Si tratta di mettere in collegamento il diritto internazionale con il diritto interno e di farlo usando sia la international soft law, sia le regole e i principi del diritto internazionale privato. Nel farlo, si assume la specifica prospettiva dell'ordinamento italiano, senza però trascurare di considerare alcune rilevanti tendenze presenti nel panorama comparato L'opera è articolata in cinque capitoli. Nel primo capitolo si affronta la ricostruzione storico-giuridica dell’abominio delle spoliazioni perpetrate ai danni degli ebrei, tracciando un percorso che parte dal diritto razzista del Regno d’Italia alla persecuzione antisemita nell’Europa occupata. Nel secondo capitolo si affrontano i profili del diritto internazionale rilevanti in materia, tanto nel diritto internazionale generale, quanto in relazione agli specifici obblighi pattizi che impegnano l’Italia. Il terzo capitolo sviluppa l’analisi della soft law internazionale, concentrandosi sui Washington Principles, per chiarirne la portata di rinforzo narrativo di soluzioni imposte dall’ordine pubblico universale, nel contesto di controversie aventi ad oggetto la pretesa di restituzione avanzata dal privato (vittima o suo erede) nei confronti di altri privati o istituzioni museali che detengano oggi i beni dell’arte depredata. Il quarto capitolo cerca di condurre una sistematizzazione delle misure che, nell’Italia risorta dalla vergognosa responsabilità e dalle ceneri del nazifascismo, sono state adottate per riannodare i fili del tessuto giuridico, e della civiltà giuridica, spezzati dal razzismo di Stato prima e dalla depredazione legalizzata poi. In quel capitolo, suddiviso in più sezioni, si giunge a proporre una lettura di una specifica misura normativa luogotenenziale, il decreto legislativo luogotenenziale 5 maggio 1946, n. 601, nell’ambito degli obblighi internazionali dell’Italia e della sistematica del diritto internazionale privato, come norma di ordine pubblico positivo capace di ottenere sul piano interindividuale la restituzione internazionalmente dovuta. Il quinto capitolo , infine, rilegge alcune recenti decisioni giurisprudenziali delle massime giurisdizioni italiane, insieme ad alcuni fondamentali casi della giurisprudenza francese e USA, nel prisma del diritto internazionale e transnazionale rilevante.

NAZI LOOTED ART E RESTITUZIONE STUDIO DI DIRITTO INTERNAZIONALE E TRANSNAZIONALE, CON PARTICOLARE RIGUARDO ALLA POSIZIONE DELL’ITALIA

Cortese, Bernardo
2023

Abstract

Il lavoro, dedicato ai profili giuridici della restituzione delle opere d’arte e dei beni di interesse artistico depredati agli ebrei durante il periodo della persecuzione nazifascista, si svolge come studio di diritto internazionale, relativo cioè alle regole del diritto che disciplina i rapporti internazionali tra Stati, e transnazionale, relativo cioè a quelle regole che si occupano di situazioni collegate a più sistemi giuridici, nella prospettiva della tutela delle posizioni giuridiche individuali. Si tratta di mettere in collegamento il diritto internazionale con il diritto interno e di farlo usando sia la international soft law, sia le regole e i principi del diritto internazionale privato. Nel farlo, si assume la specifica prospettiva dell'ordinamento italiano, senza però trascurare di considerare alcune rilevanti tendenze presenti nel panorama comparato L'opera è articolata in cinque capitoli. Nel primo capitolo si affronta la ricostruzione storico-giuridica dell’abominio delle spoliazioni perpetrate ai danni degli ebrei, tracciando un percorso che parte dal diritto razzista del Regno d’Italia alla persecuzione antisemita nell’Europa occupata. Nel secondo capitolo si affrontano i profili del diritto internazionale rilevanti in materia, tanto nel diritto internazionale generale, quanto in relazione agli specifici obblighi pattizi che impegnano l’Italia. Il terzo capitolo sviluppa l’analisi della soft law internazionale, concentrandosi sui Washington Principles, per chiarirne la portata di rinforzo narrativo di soluzioni imposte dall’ordine pubblico universale, nel contesto di controversie aventi ad oggetto la pretesa di restituzione avanzata dal privato (vittima o suo erede) nei confronti di altri privati o istituzioni museali che detengano oggi i beni dell’arte depredata. Il quarto capitolo cerca di condurre una sistematizzazione delle misure che, nell’Italia risorta dalla vergognosa responsabilità e dalle ceneri del nazifascismo, sono state adottate per riannodare i fili del tessuto giuridico, e della civiltà giuridica, spezzati dal razzismo di Stato prima e dalla depredazione legalizzata poi. In quel capitolo, suddiviso in più sezioni, si giunge a proporre una lettura di una specifica misura normativa luogotenenziale, il decreto legislativo luogotenenziale 5 maggio 1946, n. 601, nell’ambito degli obblighi internazionali dell’Italia e della sistematica del diritto internazionale privato, come norma di ordine pubblico positivo capace di ottenere sul piano interindividuale la restituzione internazionalmente dovuta. Il quinto capitolo , infine, rilegge alcune recenti decisioni giurisprudenziali delle massime giurisdizioni italiane, insieme ad alcuni fondamentali casi della giurisprudenza francese e USA, nel prisma del diritto internazionale e transnazionale rilevante.
2023
978-88-921-4561-0
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.
Pubblicazioni consigliate

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11577/3477588
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact