Scopo del presente studio è quello offrire una lettura innovativa della collezione documentaria sviluppata sotto il regno di Luigi XIV da François Roger de Gaignières (1642-1715), nouveau noble, amateur, e curieux, esperto di storia ed, in particolare, di genealogia. Il progetto di ricerca si sviluppa a partire dalle lacune della storiografia precedente, la quale, fatta eccezione per gli studi più recenti di Beaumont-Maillet, Romet, e Ritz-Guilbert, nei quali è stata fornita una rappresentazione organica dell’intera raccolta, veniva offerta un’analisi della raccolta in quanto insieme di oggetti autonomi ed autoreferenziali, slegati sia nel rapporto tra le diverse componenti della collezione, ovvero libri, manoscritti, disegni, cartografie, dipinti, sia nel rapporto tra il collezionista ed il contesto storico, culturale, e sociale, nel quale la raccolta si era sviluppata. L’obbiettivo dello studio è quello di proporre un’analisi alternativa del fenomeno collezionistico, nel tentativo di colmare quel divario tra la collezione, il possessore ed il suo contesto, che fino ad ora la letteratura sembrava aver affrontato in maniera separatista, offrendo una visione della collezione Gaignières in quanto prodotto della sua epoca, attraverso l’indagine delle motivazioni sociali, culturali, ed economiche che hanno influenzato il collezionista, portando agli esiti ed alle peculiarità della collezione così come oggi, grazie agli inventari, ed alla loro trasposizione elettronica, conosciamo. La ricerca è stata quindi sviluppata mettendo in primo piano il contesto storico, fortemente influenzato dalle riforme della nobiltà attuate da Luigi XIV a partire dalla metà del XVII secolo. L’operazione, nota come grande enquête sur la noblesse, attivata, al contempo, per ragioni economiche, ovvero dalla necessità di alimentare le casse dello Stato, messe in difficoltà dalle numerose guerre in corso, e da motivazioni sociali legate alla ridefinizione della vera nobiltà, vuole essere considerata come elemento di influenza nei confronti della produzione culturale e delle pratiche erudite, di cui la collezione Gaignières fu una piena manifestazione. Lo studio della collezione si è sviluppato su tre assi principali. Il primo focus evidenziato è quello della collezione stessa. È stato quindi adottato un approccio comparativo diretto ad evidenziare le caratteristiche di similarità tra la collezione Gaignières ed episodi di collezionismo coevi, indagando parallelismi e contrasti, e mettendo in luce i diversi significati che la raccolta assunse per il collezionista. Il secondo focus si è concentrato sul ruolo professionale ricoperto da Gaignières all’interno di un ambiente erudito, legato alle pratiche del sapere genealogico, in corso di definizione: lo stesso, proprio in virtù dei fermenti che lo caratterizzarono, permise l’affermazione ed il consolidamento della posizione di Gaignières all’interno dell’ambiente savant, dimostrando la possibilità, per un personalità erudita e specializzata, e tuttavia priva di incarichi istituzionali o ufficiali, sovvenzioni e sostegni da parte di mecenati, di fare parte in maniera stabile di un ambiente intellettuale. L’ultimo asse attraverso il quale viene indagato il fenomeno collezionistico è quello dell’economia della collezione. Tale aspetto ha cercato di valorizzare il legame tra le pratiche socioeconomiche di determinati ambienti sociali e lo sviluppo della collezione, analizzando la raccolta non più solo nello stadio finale evidenziato dagli inventari, ma in quanto processo, sottolineando l’influenza giocata dal personal network e dalle pratiche da esso adottate sullo sviluppo della raccolta.

Scopo del presente studio è quello offrire una lettura innovativa della collezione documentaria sviluppata sotto il regno di Luigi XIV da François Roger de Gaignières (1642-1715), nouveau noble, amateur, e curieux, esperto di storia ed, in particolare, di genealogia. Il progetto di ricerca si sviluppa a partire dalle lacune della storiografia precedente, la quale, fatta eccezione per gli studi più recenti di Beaumont-Maillet, Romet, e Ritz-Guilbert, nei quali è stata fornita una rappresentazione organica dell’intera raccolta, veniva offerta un’analisi della raccolta in quanto insieme di oggetti autonomi ed autoreferenziali, slegati sia nel rapporto tra le diverse componenti della collezione, ovvero libri, manoscritti, disegni, cartografie, dipinti, sia nel rapporto tra il collezionista ed il contesto storico, culturale, e sociale, nel quale la raccolta si era sviluppata. L’obbiettivo dello studio è quello di proporre un’analisi alternativa del fenomeno collezionistico, nel tentativo di colmare quel divario tra la collezione, il possessore ed il suo contesto, che fino ad ora la letteratura sembrava aver affrontato in maniera separatista, offrendo una visione della collezione Gaignières in quanto prodotto della sua epoca, attraverso l’indagine delle motivazioni sociali, culturali, ed economiche che hanno influenzato il collezionista, portando agli esiti ed alle peculiarità della collezione così come oggi, grazie agli inventari, ed alla loro trasposizione elettronica, conosciamo. La ricerca è stata quindi sviluppata mettendo in primo piano il contesto storico, fortemente influenzato dalle riforme della nobiltà attuate da Luigi XIV a partire dalla metà del XVII secolo. L’operazione, nota come grande enquête sur la noblesse, attivata, al contempo, per ragioni economiche, ovvero dalla necessità di alimentare le casse dello Stato, messe in difficoltà dalle numerose guerre in corso, e da motivazioni sociali legate alla ridefinizione della vera nobiltà, vuole essere considerata come elemento di influenza nei confronti della produzione culturale e delle pratiche erudite, di cui la collezione Gaignières fu una piena manifestazione. Lo studio della collezione si è sviluppato su tre assi principali. Il primo focus evidenziato è quello della collezione stessa. È stato quindi adottato un approccio comparativo diretto ad evidenziare le caratteristiche di similarità tra la collezione Gaignières ed episodi di collezionismo coevi, indagando parallelismi e contrasti, e mettendo in luce i diversi significati che la raccolta assunse per il collezionista. Il secondo focus si è concentrato sul ruolo professionale ricoperto da Gaignières all’interno di un ambiente erudito, legato alle pratiche del sapere genealogico, in corso di definizione: lo stesso, proprio in virtù dei fermenti che lo caratterizzarono, permise l’affermazione ed il consolidamento della posizione di Gaignières all’interno dell’ambiente savant, dimostrando la possibilità, per un personalità erudita e specializzata, e tuttavia priva di incarichi istituzionali o ufficiali, sovvenzioni e sostegni da parte di mecenati, di fare parte in maniera stabile di un ambiente intellettuale. L’ultimo asse attraverso il quale viene indagato il fenomeno collezionistico è quello dell’economia della collezione. Tale aspetto ha cercato di valorizzare il legame tra le pratiche socioeconomiche di determinati ambienti sociali e lo sviluppo della collezione, analizzando la raccolta non più solo nello stadio finale evidenziato dagli inventari, ma in quanto processo, sottolineando l’influenza giocata dal personal network e dalle pratiche da esso adottate sullo sviluppo della raccolta.

Il collezionismo di Gaignières e la sua epoca. La produzione del sapere genealogico nella Francia di Luigi XIV / NOZZA BIELLI, Chiara. - (2022 Oct 25).

Il collezionismo di Gaignières e la sua epoca. La produzione del sapere genealogico nella Francia di Luigi XIV.

NOZZA BIELLI, CHIARA
2022

Abstract

Scopo del presente studio è quello offrire una lettura innovativa della collezione documentaria sviluppata sotto il regno di Luigi XIV da François Roger de Gaignières (1642-1715), nouveau noble, amateur, e curieux, esperto di storia ed, in particolare, di genealogia. Il progetto di ricerca si sviluppa a partire dalle lacune della storiografia precedente, la quale, fatta eccezione per gli studi più recenti di Beaumont-Maillet, Romet, e Ritz-Guilbert, nei quali è stata fornita una rappresentazione organica dell’intera raccolta, veniva offerta un’analisi della raccolta in quanto insieme di oggetti autonomi ed autoreferenziali, slegati sia nel rapporto tra le diverse componenti della collezione, ovvero libri, manoscritti, disegni, cartografie, dipinti, sia nel rapporto tra il collezionista ed il contesto storico, culturale, e sociale, nel quale la raccolta si era sviluppata. L’obbiettivo dello studio è quello di proporre un’analisi alternativa del fenomeno collezionistico, nel tentativo di colmare quel divario tra la collezione, il possessore ed il suo contesto, che fino ad ora la letteratura sembrava aver affrontato in maniera separatista, offrendo una visione della collezione Gaignières in quanto prodotto della sua epoca, attraverso l’indagine delle motivazioni sociali, culturali, ed economiche che hanno influenzato il collezionista, portando agli esiti ed alle peculiarità della collezione così come oggi, grazie agli inventari, ed alla loro trasposizione elettronica, conosciamo. La ricerca è stata quindi sviluppata mettendo in primo piano il contesto storico, fortemente influenzato dalle riforme della nobiltà attuate da Luigi XIV a partire dalla metà del XVII secolo. L’operazione, nota come grande enquête sur la noblesse, attivata, al contempo, per ragioni economiche, ovvero dalla necessità di alimentare le casse dello Stato, messe in difficoltà dalle numerose guerre in corso, e da motivazioni sociali legate alla ridefinizione della vera nobiltà, vuole essere considerata come elemento di influenza nei confronti della produzione culturale e delle pratiche erudite, di cui la collezione Gaignières fu una piena manifestazione. Lo studio della collezione si è sviluppato su tre assi principali. Il primo focus evidenziato è quello della collezione stessa. È stato quindi adottato un approccio comparativo diretto ad evidenziare le caratteristiche di similarità tra la collezione Gaignières ed episodi di collezionismo coevi, indagando parallelismi e contrasti, e mettendo in luce i diversi significati che la raccolta assunse per il collezionista. Il secondo focus si è concentrato sul ruolo professionale ricoperto da Gaignières all’interno di un ambiente erudito, legato alle pratiche del sapere genealogico, in corso di definizione: lo stesso, proprio in virtù dei fermenti che lo caratterizzarono, permise l’affermazione ed il consolidamento della posizione di Gaignières all’interno dell’ambiente savant, dimostrando la possibilità, per un personalità erudita e specializzata, e tuttavia priva di incarichi istituzionali o ufficiali, sovvenzioni e sostegni da parte di mecenati, di fare parte in maniera stabile di un ambiente intellettuale. L’ultimo asse attraverso il quale viene indagato il fenomeno collezionistico è quello dell’economia della collezione. Tale aspetto ha cercato di valorizzare il legame tra le pratiche socioeconomiche di determinati ambienti sociali e lo sviluppo della collezione, analizzando la raccolta non più solo nello stadio finale evidenziato dagli inventari, ma in quanto processo, sottolineando l’influenza giocata dal personal network e dalle pratiche da esso adottate sullo sviluppo della raccolta.
Il collezionismo di Gaignières e la sua epoca. La produzione del sapere genealogico nella Francia di Luigi XIV.
25-ott-2022
Scopo del presente studio è quello offrire una lettura innovativa della collezione documentaria sviluppata sotto il regno di Luigi XIV da François Roger de Gaignières (1642-1715), nouveau noble, amateur, e curieux, esperto di storia ed, in particolare, di genealogia. Il progetto di ricerca si sviluppa a partire dalle lacune della storiografia precedente, la quale, fatta eccezione per gli studi più recenti di Beaumont-Maillet, Romet, e Ritz-Guilbert, nei quali è stata fornita una rappresentazione organica dell’intera raccolta, veniva offerta un’analisi della raccolta in quanto insieme di oggetti autonomi ed autoreferenziali, slegati sia nel rapporto tra le diverse componenti della collezione, ovvero libri, manoscritti, disegni, cartografie, dipinti, sia nel rapporto tra il collezionista ed il contesto storico, culturale, e sociale, nel quale la raccolta si era sviluppata. L’obbiettivo dello studio è quello di proporre un’analisi alternativa del fenomeno collezionistico, nel tentativo di colmare quel divario tra la collezione, il possessore ed il suo contesto, che fino ad ora la letteratura sembrava aver affrontato in maniera separatista, offrendo una visione della collezione Gaignières in quanto prodotto della sua epoca, attraverso l’indagine delle motivazioni sociali, culturali, ed economiche che hanno influenzato il collezionista, portando agli esiti ed alle peculiarità della collezione così come oggi, grazie agli inventari, ed alla loro trasposizione elettronica, conosciamo. La ricerca è stata quindi sviluppata mettendo in primo piano il contesto storico, fortemente influenzato dalle riforme della nobiltà attuate da Luigi XIV a partire dalla metà del XVII secolo. L’operazione, nota come grande enquête sur la noblesse, attivata, al contempo, per ragioni economiche, ovvero dalla necessità di alimentare le casse dello Stato, messe in difficoltà dalle numerose guerre in corso, e da motivazioni sociali legate alla ridefinizione della vera nobiltà, vuole essere considerata come elemento di influenza nei confronti della produzione culturale e delle pratiche erudite, di cui la collezione Gaignières fu una piena manifestazione. Lo studio della collezione si è sviluppato su tre assi principali. Il primo focus evidenziato è quello della collezione stessa. È stato quindi adottato un approccio comparativo diretto ad evidenziare le caratteristiche di similarità tra la collezione Gaignières ed episodi di collezionismo coevi, indagando parallelismi e contrasti, e mettendo in luce i diversi significati che la raccolta assunse per il collezionista. Il secondo focus si è concentrato sul ruolo professionale ricoperto da Gaignières all’interno di un ambiente erudito, legato alle pratiche del sapere genealogico, in corso di definizione: lo stesso, proprio in virtù dei fermenti che lo caratterizzarono, permise l’affermazione ed il consolidamento della posizione di Gaignières all’interno dell’ambiente savant, dimostrando la possibilità, per un personalità erudita e specializzata, e tuttavia priva di incarichi istituzionali o ufficiali, sovvenzioni e sostegni da parte di mecenati, di fare parte in maniera stabile di un ambiente intellettuale. L’ultimo asse attraverso il quale viene indagato il fenomeno collezionistico è quello dell’economia della collezione. Tale aspetto ha cercato di valorizzare il legame tra le pratiche socioeconomiche di determinati ambienti sociali e lo sviluppo della collezione, analizzando la raccolta non più solo nello stadio finale evidenziato dagli inventari, ma in quanto processo, sottolineando l’influenza giocata dal personal network e dalle pratiche da esso adottate sullo sviluppo della raccolta.
Il collezionismo di Gaignières e la sua epoca. La produzione del sapere genealogico nella Francia di Luigi XIV / NOZZA BIELLI, Chiara. - (2022 Oct 25).
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Descrizione: TESI DEFINITIVA NOZZA BIELLI
Tipologia: Tesi di dottorato
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11577/3478438
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