Transizione ecologica: dalla sostenibilità all'integrazione

Il diritto dell’ambiente è materia estremamente complessa ed eterogenea in cui ai principi generali è attribuito un ruolo preminente rispetto alle norme di dettaglio. In particolare, nell’ultimo trentennio l’architrave del sistema europeo e interno di tutela dell’ambiente è consistito nello sviluppo sostenibile, su cui si fonda la cd. green economy, che mira alla composizione dell’interesse delle generazioni presenti allo sviluppo economico e sociale con la protezione delle risorse naturali in favore delle generazioni future. Accanto allo sviluppo sostenibile si colloca il principio di integrazione, nucleo concettuale dell’economia circolare, in base al quale le esigenze connesse con la tutela dell’ambiente devono essere integrate nella definizione e nell’attuazione di ogni politica e azione pubblica. Considerati gli effetti nefasti della crisi climatica in corso e i tentativi di fronteggiarla tramite il processo di transizione ecologica, certa parte della dottrina ritiene che il paradigma debole dello sviluppo sostenibile non sia più soddisfacente e ne propone il superamento – o quantomeno il radicale ripensamento – facendo perno sul principio di integrazione, al fine di rimodulare il concetto di sostenibilità non più in termini di composizione di interessi antagonisti, bensì quale integrazione e armonizzazione delle esigenze sociali ed economiche all’interno dei limiti ecologici.