La scuola non è un semplice luogo per imparare, ma una casa per vivere Weyland, inserita all’inter no di un contesto urbano. La sua integrazione negli elementi costitutivi della città è tale solo per il fatto di rispondere ad uno dei bisogni che connotano l’essere umano nel suo territorio: quello dell’abitare non solo del frequentare Rocca, dal lat. habitare, tenere, habere avere che configura la scuola come un territorio di appartenenza e di vita, che si arricchisce grazie alle diverse identità, alle diverse esperienze e relazioni che si intessono nel “territorio scolastico” . Ed è proprio abitando che si mette a dimorare l’apprendimento e la cultura, alla ricerca di quella identità profonda che risiede negli individui che vivono gli spazi scolastici Ingold, in Weyland, . In questo modo lo spazio della classe è funzionale e permette di comprendere anche chi sono realmente gli alunni che la abitano, quali sono le loro esigenze a livello spaziale ed espressivo attraverso un lavoro da parte dell’insegnante che possa far emergere l’identità collettiva della classe, amché chi al mattino varca la soglia dell’aula si possa sentire immediatamente parte di un qualcosa, di una classe appunto, medesimo auspicio che ci piacerebbe ave re quando varchiamo la soglia delle nostre città. Nello spazio pubblico, molte identità liquide abitano, al pari degli animali. Queste, per sentirsi al sicuro lo esplorano e lo fanno proprio con piccoli gesti materiali o immateriali proprio perché “esplorare è il primo passo verso il processo di appropriazione e l’abitazione di un ambiente” . .
La scuola, sistema formativo integrato nel contesto urbano
Lorena Rocca
Writing – Original Draft Preparation
2023
Abstract
La scuola non è un semplice luogo per imparare, ma una casa per vivere Weyland, inserita all’inter no di un contesto urbano. La sua integrazione negli elementi costitutivi della città è tale solo per il fatto di rispondere ad uno dei bisogni che connotano l’essere umano nel suo territorio: quello dell’abitare non solo del frequentare Rocca, dal lat. habitare, tenere, habere avere che configura la scuola come un territorio di appartenenza e di vita, che si arricchisce grazie alle diverse identità, alle diverse esperienze e relazioni che si intessono nel “territorio scolastico” . Ed è proprio abitando che si mette a dimorare l’apprendimento e la cultura, alla ricerca di quella identità profonda che risiede negli individui che vivono gli spazi scolastici Ingold, in Weyland, . In questo modo lo spazio della classe è funzionale e permette di comprendere anche chi sono realmente gli alunni che la abitano, quali sono le loro esigenze a livello spaziale ed espressivo attraverso un lavoro da parte dell’insegnante che possa far emergere l’identità collettiva della classe, amché chi al mattino varca la soglia dell’aula si possa sentire immediatamente parte di un qualcosa, di una classe appunto, medesimo auspicio che ci piacerebbe ave re quando varchiamo la soglia delle nostre città. Nello spazio pubblico, molte identità liquide abitano, al pari degli animali. Queste, per sentirsi al sicuro lo esplorano e lo fanno proprio con piccoli gesti materiali o immateriali proprio perché “esplorare è il primo passo verso il processo di appropriazione e l’abitazione di un ambiente” . .File | Dimensione | Formato | |
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