Il contributo indaga il rapporto tra notariato ed espressioni artistiche in età moderna, con particolare attenzione alle attività dei collegi notarili di Verona, Vicenza e Padova tra XV e XVIII secolo. A Verona i notai si riunivano in una cappella all’interno del Palazzo della Ragione: la cappella assunse un nuovo volto alla fine del XVII secolo, quando il collegio affidò a cinque rinomati pittori la realizzazione di un ciclo pittorico destinato ad affrescare le pareti della sala. Anche le stanze in cui si riuniva il collegio notarile vicentino erano riccamente affrescate con dipinti in grado di veicolare messaggi carichi di significato. Si allude alle due tele che raffigurano i notai vicentini rispettivamente al cospetto dell’Imperatore e del Doge per ottenere un’attestazione dei loro privilegi. A Padova infine troviamo due testimonianze correlate all’attività notarile: la Cappella Nodari e la statua di Sicco Polenton. La cappella è un piccolo gioiello ubicato all’interno del palazzo del podestà, mentre la statua di Sicco Polenton si trova in Prato della Valle. La scultura, realizzata negli anni Settanta del XVIII secolo, fu commissionata dal collegio notarile cittadino per onorare la memoria del suo illustre membro, che nel 1419 aveva ricevuto l’incarico di redigere il nuovo testo degli statuti della fraglia.

Collegi notarili e opere d'arte durante il dominio veneto: Verona, Vicenza e Padova tra XV e XVIII secolo

claudia passarella
2023

Abstract

Il contributo indaga il rapporto tra notariato ed espressioni artistiche in età moderna, con particolare attenzione alle attività dei collegi notarili di Verona, Vicenza e Padova tra XV e XVIII secolo. A Verona i notai si riunivano in una cappella all’interno del Palazzo della Ragione: la cappella assunse un nuovo volto alla fine del XVII secolo, quando il collegio affidò a cinque rinomati pittori la realizzazione di un ciclo pittorico destinato ad affrescare le pareti della sala. Anche le stanze in cui si riuniva il collegio notarile vicentino erano riccamente affrescate con dipinti in grado di veicolare messaggi carichi di significato. Si allude alle due tele che raffigurano i notai vicentini rispettivamente al cospetto dell’Imperatore e del Doge per ottenere un’attestazione dei loro privilegi. A Padova infine troviamo due testimonianze correlate all’attività notarile: la Cappella Nodari e la statua di Sicco Polenton. La cappella è un piccolo gioiello ubicato all’interno del palazzo del podestà, mentre la statua di Sicco Polenton si trova in Prato della Valle. La scultura, realizzata negli anni Settanta del XVIII secolo, fu commissionata dal collegio notarile cittadino per onorare la memoria del suo illustre membro, che nel 1419 aveva ricevuto l’incarico di redigere il nuovo testo degli statuti della fraglia.
2023
Notai tra ars e arte. Mediazione, committenza e produzione tra Medioevo ed Età Moderna
978-88-97099-92-5
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11577/3485280
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