Nell’ambito delle indagini archeologiche che interessano dal 2014 un edificio di età imperiale ubicato nei pressi del foro di Nora, il presente contributo intende presentare un nuovo filone di ricerca avente ad oggetto l’analisi di un consistente nucleo di intonaci recanti graffiti superficiali qui rinvenuti, che si inserisce nel più generale progetto che sta interessando lo studio delle corpose evidenze pittoriche in crollo che il complesso ci ha restituito. A partire dagli arredi pittorici ricostruiti per alcuni vani, l’esame prenderà in considerazione le superficie dipinte e graffite per riflettere sui cambiamenti di cui le pareti stesse ci parlano e del palinsesto di attività che si snodano dalle trame preparatorie incise sull’intonaco funzionali alla realizzazione dell’opera decorativa di rappresentanza, alle sue alterazioni successive, in cui la parete dipinta non rappresentò altro che un supporto sul quale annotare conti, nomi e più semplicemente esercizi di divertissement, a discapito dell’opera artistica. Nel tentativo di creare una scansione cronologica per comprendere l’evoluzione funzionale e del connesso valore culturale che ebbero le pareti dipinte dalla loro realizzazione, alla successiva alterazione e definitivo crollo, s’intende contestualmente riflettere anche sulle logiche che stettero alla base della selezione della specifica porzione di parete sulla quale “scrivere”, che per il contesto in oggetto paiono differenziarsi tipologicamente (iscrizioni/numerali/disegni) in relazione alle diverse decorazioni documentate. Infine, ci si interrogherà sul significato specifico del quale si fecero portatori tali segni nell’ambito delle differenti fasi di vita documentate archeologicamente per l’edificio e sulla percezione degli stessi da parte della comunità.
Scripta manent. Iscrizioni e disegni graffito sui frammenti di intonaco dell'edificio a est del foro di Nora
Stella Mosimann, Federica;Zara, Arturo
2023
Abstract
Nell’ambito delle indagini archeologiche che interessano dal 2014 un edificio di età imperiale ubicato nei pressi del foro di Nora, il presente contributo intende presentare un nuovo filone di ricerca avente ad oggetto l’analisi di un consistente nucleo di intonaci recanti graffiti superficiali qui rinvenuti, che si inserisce nel più generale progetto che sta interessando lo studio delle corpose evidenze pittoriche in crollo che il complesso ci ha restituito. A partire dagli arredi pittorici ricostruiti per alcuni vani, l’esame prenderà in considerazione le superficie dipinte e graffite per riflettere sui cambiamenti di cui le pareti stesse ci parlano e del palinsesto di attività che si snodano dalle trame preparatorie incise sull’intonaco funzionali alla realizzazione dell’opera decorativa di rappresentanza, alle sue alterazioni successive, in cui la parete dipinta non rappresentò altro che un supporto sul quale annotare conti, nomi e più semplicemente esercizi di divertissement, a discapito dell’opera artistica. Nel tentativo di creare una scansione cronologica per comprendere l’evoluzione funzionale e del connesso valore culturale che ebbero le pareti dipinte dalla loro realizzazione, alla successiva alterazione e definitivo crollo, s’intende contestualmente riflettere anche sulle logiche che stettero alla base della selezione della specifica porzione di parete sulla quale “scrivere”, che per il contesto in oggetto paiono differenziarsi tipologicamente (iscrizioni/numerali/disegni) in relazione alle diverse decorazioni documentate. Infine, ci si interrogherà sul significato specifico del quale si fecero portatori tali segni nell’ambito delle differenti fasi di vita documentate archeologicamente per l’edificio e sulla percezione degli stessi da parte della comunità.Pubblicazioni consigliate
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