The “folding altarpieces” are particular artifacts widespread in the Venetian area and, more generally, on the Adriatic coast between the late 13th century and the second half of the 15th. They were moved in connection with the worship of the relics of saints and the precious furnishings of churches, during major liturgical feasts, and were characterized by the possibility of being folded through the overlapping of the “weekday blanket” and the consequent display of a “festive” artifact. These complicated furnishings were placed on the high altar of important churches in the area and represented the focal point of the devotion of the faithful during the most solemn liturgical celebrations of the year. The most known and best-preserved example is the one made in 1345 by Paolo Veneziano for St. Mark's Basilica in Venice; however, although this represents the most complicated case as regards the type of movement, other churches in the area, both in the lagoon and on the mainland, acquired these works and adapted them according to the specific liturgical needs and, nevertheless, to the pre-existing architectural spaces. Recent studies have started reflections on the function of these works; this research project had the intention to cataloging the surviving specimens and differentiating the types of mechanism. Thesis methodologies are heterogeneous; the study of the specific liturgy of the territory and of the cult of relics is combined with archival investigations and on-site inspections. The result is a thesis that contextualizes the “folding altarpieces” with their original contexts, explores their function and their specific liturgies and proposes new artefacts to be investigated.

Le "pale d’altare ribaltabili" sono particolari opere artistiche che si diffusero in area veneziana e, più in generale, sulle coste dell’Adriatico, tra la fine del XIII secolo e la seconda metà del XV. Esse venivano movimentate in relazione al culto e all'ostensione delle reliquie dei santi e dell’arredo prezioso delle chiese durante le maggiori festività liturgiche ed erano caratterizzate dalla possibilità di essere ripiegate attraverso la sovrapposizione delle tavole lignee feriali e la conseguente visione di un manufatto festivo. Quest’ultimo poteva essere costituito o meno da una più preziosa pala orafa, dei quali costituivano eventualmente la “coperta”. Questi complessi arredi erano collocati sull’altare maggiore di importati chiese del territorio e rappresentavano il centro focale della devozione dei fedeli durante le celebrazioni liturgiche più solenni dell’anno. L’esemplare più noto e meglio conservato è quello realizzato nel 1345 da Paolo Veneziano per la Basilica di San Marco di Venezia; tuttavia, sebbene questo rappresenti il caso più complesso per quel che concerne la tipologia di movimentazione, altre chiese del territorio, sia lagunare sia di terraferma, si dotarono di queste opere e le adattarono a seconda delle specifiche esigenze liturgiche e, nondimeno, agli spazi architettonici preesistenti. La critica recente ha avviato le riflessioni in merito alla funzione di queste opere; il progetto di ricerca ha avuto l’intento di catalogare gli esemplari superstiti e di differenziarne le tipologie di movimentazione. Le metodologie sono state eterogenee; alle indagini di carattere archivistico e ai sopralluoghi in situ è stato accostato lo studio della liturgia specifica del territorio e del culto delle reliquie. Il risultato è un elaborato che contestualizza le pale ribaltabili all’interno dei loro contesti originari, ne approfondisce la loro funzione e le specifiche occasioni di utilizzo e propone nuovi manufatti da indagare.

Le "pale ribaltabili" in area veneziana ed adriatica tra XIII e XV secolo: tipologie e funzioni / Giambo', PASQUALE FRANCESCO ANTONINO. - (2023 Jun 22).

Le "pale ribaltabili" in area veneziana ed adriatica tra XIII e XV secolo: tipologie e funzioni

GIAMBO', PASQUALE FRANCESCO ANTONINO
2023

Abstract

The “folding altarpieces” are particular artifacts widespread in the Venetian area and, more generally, on the Adriatic coast between the late 13th century and the second half of the 15th. They were moved in connection with the worship of the relics of saints and the precious furnishings of churches, during major liturgical feasts, and were characterized by the possibility of being folded through the overlapping of the “weekday blanket” and the consequent display of a “festive” artifact. These complicated furnishings were placed on the high altar of important churches in the area and represented the focal point of the devotion of the faithful during the most solemn liturgical celebrations of the year. The most known and best-preserved example is the one made in 1345 by Paolo Veneziano for St. Mark's Basilica in Venice; however, although this represents the most complicated case as regards the type of movement, other churches in the area, both in the lagoon and on the mainland, acquired these works and adapted them according to the specific liturgical needs and, nevertheless, to the pre-existing architectural spaces. Recent studies have started reflections on the function of these works; this research project had the intention to cataloging the surviving specimens and differentiating the types of mechanism. Thesis methodologies are heterogeneous; the study of the specific liturgy of the territory and of the cult of relics is combined with archival investigations and on-site inspections. The result is a thesis that contextualizes the “folding altarpieces” with their original contexts, explores their function and their specific liturgies and proposes new artefacts to be investigated.
22-giu-2023
Le "pale d’altare ribaltabili" sono particolari opere artistiche che si diffusero in area veneziana e, più in generale, sulle coste dell’Adriatico, tra la fine del XIII secolo e la seconda metà del XV. Esse venivano movimentate in relazione al culto e all'ostensione delle reliquie dei santi e dell’arredo prezioso delle chiese durante le maggiori festività liturgiche ed erano caratterizzate dalla possibilità di essere ripiegate attraverso la sovrapposizione delle tavole lignee feriali e la conseguente visione di un manufatto festivo. Quest’ultimo poteva essere costituito o meno da una più preziosa pala orafa, dei quali costituivano eventualmente la “coperta”. Questi complessi arredi erano collocati sull’altare maggiore di importati chiese del territorio e rappresentavano il centro focale della devozione dei fedeli durante le celebrazioni liturgiche più solenni dell’anno. L’esemplare più noto e meglio conservato è quello realizzato nel 1345 da Paolo Veneziano per la Basilica di San Marco di Venezia; tuttavia, sebbene questo rappresenti il caso più complesso per quel che concerne la tipologia di movimentazione, altre chiese del territorio, sia lagunare sia di terraferma, si dotarono di queste opere e le adattarono a seconda delle specifiche esigenze liturgiche e, nondimeno, agli spazi architettonici preesistenti. La critica recente ha avviato le riflessioni in merito alla funzione di queste opere; il progetto di ricerca ha avuto l’intento di catalogare gli esemplari superstiti e di differenziarne le tipologie di movimentazione. Le metodologie sono state eterogenee; alle indagini di carattere archivistico e ai sopralluoghi in situ è stato accostato lo studio della liturgia specifica del territorio e del culto delle reliquie. Il risultato è un elaborato che contestualizza le pale ribaltabili all’interno dei loro contesti originari, ne approfondisce la loro funzione e le specifiche occasioni di utilizzo e propone nuovi manufatti da indagare.
Le "pale ribaltabili" in area veneziana ed adriatica tra XIII e XV secolo: tipologie e funzioni / Giambo', PASQUALE FRANCESCO ANTONINO. - (2023 Jun 22).
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Descrizione: Tesi di Dottorato Le pale ribaltabili in area veneziana ed adriatica tra XIII e XV secolo: tipologie e funzioni
Tipologia: Tesi di dottorato
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11577/3488601
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