La verifica delle possibilità secondo cui si definisce il rapporto fra le iscrizioni e la loro materialità, oltre che delle loro reciproche influenze, è possibile, anzi è ragionevole attuarla all’interno di un corpus che sia nel contempo coerente e ben definito, almeno per quanto concerne alcuni vincoli per così dire esterni, che non riguardano prioritariamente il layout delle iscrizioni, ma che sono piuttosto rappresentati da funzioni, limiti temporali, ambiti espositivi comuni. Così, in virtù delle severe scelte fatte al momento di organizzare la ricerca, ci si è interessati esclusivamente dell’epigrafia funeraria romana, concentrandosi sulle testimonianze dei secoli dal XIII al XV, che coinvolgono tanto personaggi laici quanto esponenti del mondo ecclesiastico. È del tutto evidente che si tratta di una scelta assai netta: essa individua un ambito di analisi specifico che sembra comunque sostanzialmente sufficientemente omogeneo e foriero di informazioni da cui dedurre norme di comportamento e scelte esecutive generali, ma che altrettanto opportunamente si potrebbe, o dovrebbe, allargare, entrando in mondi diversi, per datazioni e localizzazioni.
La parola e la pietra, la parola sulla pietra. Le iscrizioni come manufatti nella Roma tardomedievale
nicoletta giove'
2023
Abstract
La verifica delle possibilità secondo cui si definisce il rapporto fra le iscrizioni e la loro materialità, oltre che delle loro reciproche influenze, è possibile, anzi è ragionevole attuarla all’interno di un corpus che sia nel contempo coerente e ben definito, almeno per quanto concerne alcuni vincoli per così dire esterni, che non riguardano prioritariamente il layout delle iscrizioni, ma che sono piuttosto rappresentati da funzioni, limiti temporali, ambiti espositivi comuni. Così, in virtù delle severe scelte fatte al momento di organizzare la ricerca, ci si è interessati esclusivamente dell’epigrafia funeraria romana, concentrandosi sulle testimonianze dei secoli dal XIII al XV, che coinvolgono tanto personaggi laici quanto esponenti del mondo ecclesiastico. È del tutto evidente che si tratta di una scelta assai netta: essa individua un ambito di analisi specifico che sembra comunque sostanzialmente sufficientemente omogeneo e foriero di informazioni da cui dedurre norme di comportamento e scelte esecutive generali, ma che altrettanto opportunamente si potrebbe, o dovrebbe, allargare, entrando in mondi diversi, per datazioni e localizzazioni.Pubblicazioni consigliate
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