The research focuses on the labor integration programs for refugees and holders of protection within the Italian Reception and Integration System (SAI) in order to question the relationship between the labor market, the reception system and social reproduction. The programs are designed as work orientation and accompaniment services meant to encourage refugees that have obtained papers and are concluding their reception process to undertake job orientation, professional training, and internship, with the purpose to achieve progressive autonomy and “integration” into the labour market. The analysis is based on qualitative research that took place in different contexts in center-northern Italy, where participant observations of labor integration pathways in the reception context and interviews with program’s beneficiaries (45), reception workers (36), job centers and employment agencies (5), and enterprises (7) were carried out. Intertwining the feminist literature on the intersection of social relations of domination with the debate on the productivity of the humanitarian device, research on integration processes and policies of labour integration, studies on tactics of conflict, opposition, resistance in contexts of domination, and finally the feminist debate on social reproduction, the argument that this work advances is that the reception system, in the application of labour integration programmes, corresponds to a factory that (re)produces workers essential for the social reproduction of society. At the same time, 'labour integration' programmes are configured as a 'force field' within which the institutional injunction is continually confronted with the strategic positioning and uses that the beneficiaries make of the programmes themselves.

I programmi studiati sono concepiti come servizi di orientamento e accompagnamento al lavoro che incoraggiano i rifugiati che hanno ottenuto una forma di protezione e stanno concludendo il loro progetto di accoglienza a intraprendere percorsi di orientamento al lavoro, formazione professionale e tirocinio, con l'obiettivo di raggiungere una progressiva autonomia e "integrazione" nel mercato del lavoro. L'analisi si basa su una ricerca qualitativa svolta in diversi contesti del centro-nord Italia, dove sono state condotte osservazioni partecipati dei percorsi di integrazione lavorativa nel contesto dell'accoglienza e interviste a beneficiari del programma (45), operatori dell'accoglienza (35), centri per l'impiego e agenzie per il lavoro (5) titolari di aziende (7), delegati sindacali (5), membri istituzionali (5). Intersecando la letteratura femminista sull’intersezione fra rapporti sociali di dominazione con il dibattito sulla produttività del dispositivo umanitario, le ricerche sui processi di integrazione e le politiche di messa al lavoro, gli studi su tattiche di conflitto, opposizione, resistenza in contesti di dominazione e infine il dibattito femminista sulla riproduzione sociale, l’argomentazione che porta avanti questo lavoro è che il sistema di accoglienza, nell'applicazione dei programmi di integrazione lavorativa, corrisponda a una fabbrica che (ri)produce lavoratori essenziali per la riproduzione sociale della società. Allo stesso tempo i programmi di “integrazione al lavoro” si configurano come un “campo di forza” all’interno del quale l’ingiunzione istituzionale si confronta continuamente con i posizionamenti e gli usi strategici che i/le beneficiari/e fanno dei programmi stessi.

Rifugiati/e al lavoro. Il sistema d’accoglienza come dispositivo di produzione e riproduzione di lavoratori e lavoratrici essenziali / Martorano, Noemi. - (2023 Sep 11).

Rifugiati/e al lavoro. Il sistema d’accoglienza come dispositivo di produzione e riproduzione di lavoratori e lavoratrici essenziali

MARTORANO, NOEMI
2023

Abstract

The research focuses on the labor integration programs for refugees and holders of protection within the Italian Reception and Integration System (SAI) in order to question the relationship between the labor market, the reception system and social reproduction. The programs are designed as work orientation and accompaniment services meant to encourage refugees that have obtained papers and are concluding their reception process to undertake job orientation, professional training, and internship, with the purpose to achieve progressive autonomy and “integration” into the labour market. The analysis is based on qualitative research that took place in different contexts in center-northern Italy, where participant observations of labor integration pathways in the reception context and interviews with program’s beneficiaries (45), reception workers (36), job centers and employment agencies (5), and enterprises (7) were carried out. Intertwining the feminist literature on the intersection of social relations of domination with the debate on the productivity of the humanitarian device, research on integration processes and policies of labour integration, studies on tactics of conflict, opposition, resistance in contexts of domination, and finally the feminist debate on social reproduction, the argument that this work advances is that the reception system, in the application of labour integration programmes, corresponds to a factory that (re)produces workers essential for the social reproduction of society. At the same time, 'labour integration' programmes are configured as a 'force field' within which the institutional injunction is continually confronted with the strategic positioning and uses that the beneficiaries make of the programmes themselves.
Refugees at work. The reception system as a device of production and reproduction of essential workers
11-set-2023
I programmi studiati sono concepiti come servizi di orientamento e accompagnamento al lavoro che incoraggiano i rifugiati che hanno ottenuto una forma di protezione e stanno concludendo il loro progetto di accoglienza a intraprendere percorsi di orientamento al lavoro, formazione professionale e tirocinio, con l'obiettivo di raggiungere una progressiva autonomia e "integrazione" nel mercato del lavoro. L'analisi si basa su una ricerca qualitativa svolta in diversi contesti del centro-nord Italia, dove sono state condotte osservazioni partecipati dei percorsi di integrazione lavorativa nel contesto dell'accoglienza e interviste a beneficiari del programma (45), operatori dell'accoglienza (35), centri per l'impiego e agenzie per il lavoro (5) titolari di aziende (7), delegati sindacali (5), membri istituzionali (5). Intersecando la letteratura femminista sull’intersezione fra rapporti sociali di dominazione con il dibattito sulla produttività del dispositivo umanitario, le ricerche sui processi di integrazione e le politiche di messa al lavoro, gli studi su tattiche di conflitto, opposizione, resistenza in contesti di dominazione e infine il dibattito femminista sulla riproduzione sociale, l’argomentazione che porta avanti questo lavoro è che il sistema di accoglienza, nell'applicazione dei programmi di integrazione lavorativa, corrisponda a una fabbrica che (ri)produce lavoratori essenziali per la riproduzione sociale della società. Allo stesso tempo i programmi di “integrazione al lavoro” si configurano come un “campo di forza” all’interno del quale l’ingiunzione istituzionale si confronta continuamente con i posizionamenti e gli usi strategici che i/le beneficiari/e fanno dei programmi stessi.
Rifugiati/e al lavoro. Il sistema d’accoglienza come dispositivo di produzione e riproduzione di lavoratori e lavoratrici essenziali / Martorano, Noemi. - (2023 Sep 11).
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Descrizione: Rifugiati/e al lavoro. Il sistema d’accoglienza come dispositivo di produzione e riproduzione di lavoratori e lavoratrici essenziali
Tipologia: Tesi di dottorato
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