Le severe limitazioni della mobilità personale adottate fra marzo 2020 e giugno 2021 per arginare l’emergenza sanitaria causata dal COVID-19 hanno determinato stravolgimenti e trasformazioni diffuse. A ogni modo, sebbene non vi sia ambito a non averne risentito, alcuni settori hanno subito contraccolpi peggiori di altri. Si pensi, ad esempio, a turismo e vita notturna che hanno dovuto conformarsi ai divieti relativi a mobilità e socialità, le pietre angolari delle rispettive attività e pratiche distintive. Tuttavia, l’improvvisa e reiterata sospensione di queste ultime non si è riverberata solo negli spazi privati, o semi-privati, specificatamente dedicati loro. Infatti, anche gli spazi pubblici dei centri storici – ovvero alcuni dei contesti d’elezione per le pratiche legate alla vita notturna e al turismo – hanno dovuto affrontare problematiche simili in quanto luoghi vocati all’incontro. Nel dettaglio, quest’analisi indaga i ruoli assolti dalla luce artificiale e le percezioni sviluppate da singoli esponenti di diverse comunità di city users in relazione alle videoinstallazioni dell’artista Fabrizio Plessi in Piazza San Marco e al video-mapping proiettato sul Ponte di Rialto a firma dell’agenzia Etra Comunicazione: due degli elementi che più hanno contribuito al processo di co-produzione della spopolata notte urbana veneziana durante le festività natalizie del 2020.
Nuove luci per la spopolata notte urbana di Venezia
Tomasella, Giuseppe
2023
Abstract
Le severe limitazioni della mobilità personale adottate fra marzo 2020 e giugno 2021 per arginare l’emergenza sanitaria causata dal COVID-19 hanno determinato stravolgimenti e trasformazioni diffuse. A ogni modo, sebbene non vi sia ambito a non averne risentito, alcuni settori hanno subito contraccolpi peggiori di altri. Si pensi, ad esempio, a turismo e vita notturna che hanno dovuto conformarsi ai divieti relativi a mobilità e socialità, le pietre angolari delle rispettive attività e pratiche distintive. Tuttavia, l’improvvisa e reiterata sospensione di queste ultime non si è riverberata solo negli spazi privati, o semi-privati, specificatamente dedicati loro. Infatti, anche gli spazi pubblici dei centri storici – ovvero alcuni dei contesti d’elezione per le pratiche legate alla vita notturna e al turismo – hanno dovuto affrontare problematiche simili in quanto luoghi vocati all’incontro. Nel dettaglio, quest’analisi indaga i ruoli assolti dalla luce artificiale e le percezioni sviluppate da singoli esponenti di diverse comunità di city users in relazione alle videoinstallazioni dell’artista Fabrizio Plessi in Piazza San Marco e al video-mapping proiettato sul Ponte di Rialto a firma dell’agenzia Etra Comunicazione: due degli elementi che più hanno contribuito al processo di co-produzione della spopolata notte urbana veneziana durante le festività natalizie del 2020.Pubblicazioni consigliate
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