Il volume contempla eventi che sono accaduti dalla fase immediatamente successiva alla guerra a quella del passaggio agli anni sessanta e ha per oggetto l’ambito urbano, dal carattere fortemente materico dell’architettura alla conformazione dello spazio pubblico. La pubblicazione è stata finanziata con i fondi dell’Università degli Studi di Padova. Tra gli architetti, gli ingegneri e gli artisti del tempo, sono considerate le figure (di seguito in ordine alfabetico) di Franco Albini, Paolo Andriolo Stagno, Giovanni Anzolin, Enzo Bandelloni, Giorgio Baroni, Mario Battalliard, Melchiorre Bega, Arturo Bergamo, Antonio Berlese, Augusto Berlese, Mario Bertorelle, Camillo Bianchi, Paolo Boldrin, Francesco Bonfanti, Gino Briani, Giulio Brunetta, Daniele Calabi, Sergio Palmi Caramel, Roberto Carta Mantiglia, Enrico Castiglioni, Cesare Cavallini, Giorgio Cavallini, Marcello Checchi, Alessio de Besi, Quirino De Giorgio, Alberto Gargnani, Renato Iscra, Gaetano Luciani, Silvio Malatesta, Angelo Mangiarotti, Francesco Mansutti, Oscar Marchi, Antonio Menegazzo, Renzo Menegazzo, Gino Miozzo, Bruno Morassutti, Giovanni Morassutti, Antonio Morato, Arturo Negri, Nerino Negri, Sergio Pasqualotto, Fulvio Pendini, Gino Peressutti, Luigi Piccinato, Raoul Pillepich, Gio Ponti, Gino Rossi, Luigi Saccardo, Antonio Salce, Giuseppe Santomaso, Amleto Sartori, Armando Scarabottolo, Elio Schiavon, Gabriele Scimemi, Luigi Strazzabosco, Giuseppe Tombola, Vittorio Tombola, Virgilio Vallot, Andrea Vianello Vos, Ervino Wetzl, Giovanni Zabai, Gino Zardini. Questo contributo vuole porsi in sintonia con quanto ebbe a scrivere nel 2012 Oddone Longo sul destino infausto dell’architettura della Padova del Novecento: “Un giorno o l’altro si dovrà fare un censimento di quante ‘bellezze’ padovane siano state lasciate andare, distrutte o abbandonate, nella nostra città, tanto ricca di emergenze architettoniche, anche contemporanee, quanto scialacquatrice di questo patrimonio”.

Padova anni cinquanta. Architettura e spazio pubblico.

Enrico Pietrogrande
2023

Abstract

Il volume contempla eventi che sono accaduti dalla fase immediatamente successiva alla guerra a quella del passaggio agli anni sessanta e ha per oggetto l’ambito urbano, dal carattere fortemente materico dell’architettura alla conformazione dello spazio pubblico. La pubblicazione è stata finanziata con i fondi dell’Università degli Studi di Padova. Tra gli architetti, gli ingegneri e gli artisti del tempo, sono considerate le figure (di seguito in ordine alfabetico) di Franco Albini, Paolo Andriolo Stagno, Giovanni Anzolin, Enzo Bandelloni, Giorgio Baroni, Mario Battalliard, Melchiorre Bega, Arturo Bergamo, Antonio Berlese, Augusto Berlese, Mario Bertorelle, Camillo Bianchi, Paolo Boldrin, Francesco Bonfanti, Gino Briani, Giulio Brunetta, Daniele Calabi, Sergio Palmi Caramel, Roberto Carta Mantiglia, Enrico Castiglioni, Cesare Cavallini, Giorgio Cavallini, Marcello Checchi, Alessio de Besi, Quirino De Giorgio, Alberto Gargnani, Renato Iscra, Gaetano Luciani, Silvio Malatesta, Angelo Mangiarotti, Francesco Mansutti, Oscar Marchi, Antonio Menegazzo, Renzo Menegazzo, Gino Miozzo, Bruno Morassutti, Giovanni Morassutti, Antonio Morato, Arturo Negri, Nerino Negri, Sergio Pasqualotto, Fulvio Pendini, Gino Peressutti, Luigi Piccinato, Raoul Pillepich, Gio Ponti, Gino Rossi, Luigi Saccardo, Antonio Salce, Giuseppe Santomaso, Amleto Sartori, Armando Scarabottolo, Elio Schiavon, Gabriele Scimemi, Luigi Strazzabosco, Giuseppe Tombola, Vittorio Tombola, Virgilio Vallot, Andrea Vianello Vos, Ervino Wetzl, Giovanni Zabai, Gino Zardini. Questo contributo vuole porsi in sintonia con quanto ebbe a scrivere nel 2012 Oddone Longo sul destino infausto dell’architettura della Padova del Novecento: “Un giorno o l’altro si dovrà fare un censimento di quante ‘bellezze’ padovane siano state lasciate andare, distrutte o abbandonate, nella nostra città, tanto ricca di emergenze architettoniche, anche contemporanee, quanto scialacquatrice di questo patrimonio”.
2023
978-88-492-4667-4
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