Commento agli artt. 15-29 del regolamento n. 861/2007, che istituisce un procedimento europeo per le controversie di modesta entità

L’immediata esecutività della sentenza resa al termine del procedimento europeo semplificato per le controversie di modesta entità. — L’applicazione dell’art. 15 del regolamento n. 861/2007/CE alle varie statuizioni che possono essere contenute nella sentenza. — Impatto della disposizione nell’ordinamento italiano e in alcuni ordinamenti nazionali europei. — I principi di soccombenza e proporzionalità nella condanna alle spese. — Le spese di giudizio liquidabili in seno al procedimento europeo semplificato. — Le modalità di pagamento delle spese. — Aspetti procedurali della condanna alle spese. — La dubbia previsione di una sola istanza di gravame avverso la sentenza conclusiva del procedimento europeo. — Possibili scenari circa il tipo di impugnazione ammissibile in base al diritto processuale italiano. — Aspetti procedurali relativi all’impugnazione ammessa in base al diritto del foro — L’istanza di riesame della sentenza conclusiva del procedimento europeo per le liti transfrontaliere come « opposizione contumaciale » esperibile dal solo convenuto. — Le condizioni di ammissibilità del riesame: a) l’individuazione dell’organo competente. — b) il presupposto dell’art. 18, lett. a. — c) il presupposto di cui all’art. 18, lett. b. — d) il termine per la presentazione dell’istanza di riesame. — Gli esiti del riesame. — La clausola di rinvio alla lex fori. — L’automatico riconoscimento e l’immediata eseguibilità all’estero della sentenza conclusiva del procedimento europeo per le liti transfrontaliere di modesto valore. — Le modifiche apportate al § 2 dell’art. 20 del regolamento n. 861/2007/CE dal regolamento n. 2421/2015/UE — L’esecuzione della sentenza conclusiva del procedimento europeo per le liti transfrontaliere. — Coordinamento con i regolamenti n. 2004/805/CE e n. 2006/1896/CE. — Il rifiuto dell’esecuzione per incompatibilità con precedente giudicato: a) inquadramento del rimedio. — b) l’incompatibilità con precedente sentenza rilevante ai sensi dell’art. 22. — c) rilevanza dell’eccezione di litispendenza ai fini dell’accoglimento del conflitto di decisioni come motivo ostativo di esecuzione. — Possibili distonie tra l’art. 22, § 1, del regolamento n. 861/2007/CE e la normativa interna italiana in tema di conflitto di giudicati. —Le incertezze sulla disciplina della sospensione e limitazione dell’esecuzione nei rapporti tra giudici dell’impugnazione e autorità competente per l’esecuzione. — Gli spazi operativi dell’opposizione all’esecuzione ex art. 615 c.p.c. allorché l’Italia sia lo Stato ad quem. — Il riconoscimento e l’esecuzione delle conciliazioni giudiziarie al pari delle sentenze. — Le dichiarazioni degli Stati ai sensi del nuovo art. 25 del regolamento n. 861/2007/CE. — La modifica degli allegati.