In our society people with disability occupy a marginal position, invested by a stigma that describes them as diverse and deviant from normalcy. Similarly, the stereotypes and the prejudices related to their sexuality are still rooted: they are generally infantilized, considered neutral gendered, asexual or, in some case, hypersexual. In the processes of desexualisation is involved the normativity attending the construction of masculinity and femininity: in the case of women with disability, the discrimination that affect their intimate life is related to the fact they live at the intersection of a double experience of oppression. Grounded on the theoretical contribution of feminist disability studies in dialogue with crip studies and gender studies, I conducted a qualitative work in Italy with women with physical and/or sensory disability, both congenital and acquired. Through in-depth interviews, I collected self-narratives about the experiences, meanings and practices that women with disabilities report about their body and intimacy. At the same time, I collected interviews with professionals that work in sexual and reproductive health care services. My PhD research project aims to investigate how the sexuality of these subjects is socially constructed and the possibility of access to equal sexual health and reproductive rights. At the same time, the purpose is to explore, possibly, strategies of resistance, negotiation and re-conceptualization of the terms of dis/ability and sexuality.

La ricerca indaga i processi di costruzione sociale della sessualità che coinvolgono donne con disabilità nel contesto italiano. Il lavoro si inserisce all’interno degli studi critici sulla disabilità attraverso una prospettiva che mette in dialogo i feminist disability studies e i crip studies, incontrando al contempo i gender studies. L’intento è quello di ricostruire l’insieme dei significati, delle rappresentazioni, delle relazioni e delle pratiche legate alle sfere dell’intimità e della sessualità che emergono dalle narrazioni dei vissuti personali dei soggetti, analizzando come queste sfere si intersecano con l’esperienza di genere e quella della disabilità. In un contesto sociale e culturale abilista, eteronormativo e sessista, dove la distinzione dicotomica tra corpo abile/disabile e sessualità normale/anormale è profondamente radicata e normalizzata, le persone con disabilità si trovano a occupare una posizione di invisibilità e subalternità nella gerarchia dei corpi che regola la distribuzione di beni e valori nella società. Pensate alternativamente come asessuate o, viceversa, come caratterizzate da una carica sessuale incontrollabile (in particolar modo quando si tratta di disabilità cognitive), le persone con disabilità sono generalmente considerate portatrici di una sessualità deviante dalla norma e, dunque, pericolosa. Su di esse vengono perciò attivate aspettative sociali, istituzionali e pratiche di gestione e di controllo che tendono a de-sessualizzare i soggetti e/o medicalizzare i bisogni e i desideri da esse espressi. In questo senso, la disabilità può essere un terreno fertile e cruciale per comprendere la razionalità dei meccanismi di socializzazione e di incorporazione delle norme sessuali e di genere. Con questa finalità ho condotto un lavoro qualitativo con donne con disabilità fisiche-motorie e/o sensoriali, sia congenite che acquisite. Attraverso interviste in profondità, ho raccolto auto-narrazioni sulle esperienze, i significati e le pratiche che le donne con disabilità riferiscono sul loro corpo e sull'intimità. Allo stesso tempo, ho raccolto interviste con professionist* che lavorano nei servizi di salute sessuale e riproduttiva. Il mio progetto di ricerca di dottorato si propone di analizzare come la sessualità di queste soggettività sia socialmente costruita e la possibilità di accedere a pari diritti in materia di salute sessuale e riproduttiva; allo stesso tempo, si vogliono indagare le strategie di accesso, appropriazione, negoziazione e ridefinizione della sessualità, della propria corporeità e del concetto stesso di dis/abilità da parte delle donne coinvolte.

DESIDERI, RELAZIONI, RESISTENZE. I PROCESSI DI COSTRUZIONE SOCIALE DELLA SESSUALITA' NELLE AUTO-NARRAZIONI DI DONNE CON DISABILITA' IN ITALIA / Paglialonga, Chiara. - (2023 Oct 20).

DESIDERI, RELAZIONI, RESISTENZE. I PROCESSI DI COSTRUZIONE SOCIALE DELLA SESSUALITA' NELLE AUTO-NARRAZIONI DI DONNE CON DISABILITA' IN ITALIA

PAGLIALONGA, CHIARA
2023

Abstract

In our society people with disability occupy a marginal position, invested by a stigma that describes them as diverse and deviant from normalcy. Similarly, the stereotypes and the prejudices related to their sexuality are still rooted: they are generally infantilized, considered neutral gendered, asexual or, in some case, hypersexual. In the processes of desexualisation is involved the normativity attending the construction of masculinity and femininity: in the case of women with disability, the discrimination that affect their intimate life is related to the fact they live at the intersection of a double experience of oppression. Grounded on the theoretical contribution of feminist disability studies in dialogue with crip studies and gender studies, I conducted a qualitative work in Italy with women with physical and/or sensory disability, both congenital and acquired. Through in-depth interviews, I collected self-narratives about the experiences, meanings and practices that women with disabilities report about their body and intimacy. At the same time, I collected interviews with professionals that work in sexual and reproductive health care services. My PhD research project aims to investigate how the sexuality of these subjects is socially constructed and the possibility of access to equal sexual health and reproductive rights. At the same time, the purpose is to explore, possibly, strategies of resistance, negotiation and re-conceptualization of the terms of dis/ability and sexuality.
DESIRES, RELATIONSHIPS, RESISTANCES. THE PROCESSES OF SOCIAL CONSTRUCTION OF THE SEXUALITY OF WOMEN WITH DISABILITY IN ITALY
20-ott-2023
La ricerca indaga i processi di costruzione sociale della sessualità che coinvolgono donne con disabilità nel contesto italiano. Il lavoro si inserisce all’interno degli studi critici sulla disabilità attraverso una prospettiva che mette in dialogo i feminist disability studies e i crip studies, incontrando al contempo i gender studies. L’intento è quello di ricostruire l’insieme dei significati, delle rappresentazioni, delle relazioni e delle pratiche legate alle sfere dell’intimità e della sessualità che emergono dalle narrazioni dei vissuti personali dei soggetti, analizzando come queste sfere si intersecano con l’esperienza di genere e quella della disabilità. In un contesto sociale e culturale abilista, eteronormativo e sessista, dove la distinzione dicotomica tra corpo abile/disabile e sessualità normale/anormale è profondamente radicata e normalizzata, le persone con disabilità si trovano a occupare una posizione di invisibilità e subalternità nella gerarchia dei corpi che regola la distribuzione di beni e valori nella società. Pensate alternativamente come asessuate o, viceversa, come caratterizzate da una carica sessuale incontrollabile (in particolar modo quando si tratta di disabilità cognitive), le persone con disabilità sono generalmente considerate portatrici di una sessualità deviante dalla norma e, dunque, pericolosa. Su di esse vengono perciò attivate aspettative sociali, istituzionali e pratiche di gestione e di controllo che tendono a de-sessualizzare i soggetti e/o medicalizzare i bisogni e i desideri da esse espressi. In questo senso, la disabilità può essere un terreno fertile e cruciale per comprendere la razionalità dei meccanismi di socializzazione e di incorporazione delle norme sessuali e di genere. Con questa finalità ho condotto un lavoro qualitativo con donne con disabilità fisiche-motorie e/o sensoriali, sia congenite che acquisite. Attraverso interviste in profondità, ho raccolto auto-narrazioni sulle esperienze, i significati e le pratiche che le donne con disabilità riferiscono sul loro corpo e sull'intimità. Allo stesso tempo, ho raccolto interviste con professionist* che lavorano nei servizi di salute sessuale e riproduttiva. Il mio progetto di ricerca di dottorato si propone di analizzare come la sessualità di queste soggettività sia socialmente costruita e la possibilità di accedere a pari diritti in materia di salute sessuale e riproduttiva; allo stesso tempo, si vogliono indagare le strategie di accesso, appropriazione, negoziazione e ridefinizione della sessualità, della propria corporeità e del concetto stesso di dis/abilità da parte delle donne coinvolte.
DESIDERI, RELAZIONI, RESISTENZE. I PROCESSI DI COSTRUZIONE SOCIALE DELLA SESSUALITA' NELLE AUTO-NARRAZIONI DI DONNE CON DISABILITA' IN ITALIA / Paglialonga, Chiara. - (2023 Oct 20).
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Descrizione: TESI FINALE_Chiara Paglialonga
Tipologia: Tesi di dottorato
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11577/3504684
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