In questo breve saggio presentiamo l'istituto dell’affido familiare, come un capitolo fondamentale della pedagogia della famiglia. L’affido è regolato in Italia dalla Legge 184 del 1983, Disciplina dell'adozione e dell'affidamento dei minori, novellata dalla Legge 149 del 2001. Tale normativa di riferimento, nel 2012, è stata completata da un importante documento di softlaw, nato da una ricca esperienza di lavoro promossa dal MLPS con il Coordinamento dei servizi per l’affido italiani (CNSA), che si è conclusa con l’emanazione delle Linee di Indirizzo sull’affidamento familiare - LINA (MLPS, 2012). In questi documenti è affermato il diritto dei bambini a crescere all’interno della propria famiglia, ma si prevede che, talvolta, sia necessaria una separazione di un figlio dalla sua famiglia e che egli possa venire accolto da una famiglia affidataria per un tempo limitato durante il quale un’equipe di professionisti, insieme ai diversi attori coinvolti nel progetto, lavori per risolvere gli ostacoli e le avversità che stanno impegnando il contesto familiare di origine, affinché egli possa accedere ad un qualche livello di riunificazione familiare con la sua famiglia e/o essere collocato in un ambiente in cui la dimensione familiare sia comunque garantita in forma stabile nel tempo (Warsh, Maluccio, Pine, 1994). La prima Raccomandazione (110.1) delle LINA definisce l’affidamento familiare come “una forma di intervento ampia e duttile che consiste nell’aiutare una famiglia ad attraversare un periodo difficile prendendosi cura dei suoi figli attraverso un insieme di accordi collaborativi tra famiglie affidatarie e i diversi soggetti che nel territorio si occupano della cura e della protezione dei bambini e del sostegno alla famiglia”. Almeno tre idee chiave sull’affido sono già presenti in nuce in questa definizione, che presentiamo, per cenni, in questo contributo.
Affido Familiare
Milani P.
2022
Abstract
In questo breve saggio presentiamo l'istituto dell’affido familiare, come un capitolo fondamentale della pedagogia della famiglia. L’affido è regolato in Italia dalla Legge 184 del 1983, Disciplina dell'adozione e dell'affidamento dei minori, novellata dalla Legge 149 del 2001. Tale normativa di riferimento, nel 2012, è stata completata da un importante documento di softlaw, nato da una ricca esperienza di lavoro promossa dal MLPS con il Coordinamento dei servizi per l’affido italiani (CNSA), che si è conclusa con l’emanazione delle Linee di Indirizzo sull’affidamento familiare - LINA (MLPS, 2012). In questi documenti è affermato il diritto dei bambini a crescere all’interno della propria famiglia, ma si prevede che, talvolta, sia necessaria una separazione di un figlio dalla sua famiglia e che egli possa venire accolto da una famiglia affidataria per un tempo limitato durante il quale un’equipe di professionisti, insieme ai diversi attori coinvolti nel progetto, lavori per risolvere gli ostacoli e le avversità che stanno impegnando il contesto familiare di origine, affinché egli possa accedere ad un qualche livello di riunificazione familiare con la sua famiglia e/o essere collocato in un ambiente in cui la dimensione familiare sia comunque garantita in forma stabile nel tempo (Warsh, Maluccio, Pine, 1994). La prima Raccomandazione (110.1) delle LINA definisce l’affidamento familiare come “una forma di intervento ampia e duttile che consiste nell’aiutare una famiglia ad attraversare un periodo difficile prendendosi cura dei suoi figli attraverso un insieme di accordi collaborativi tra famiglie affidatarie e i diversi soggetti che nel territorio si occupano della cura e della protezione dei bambini e del sostegno alla famiglia”. Almeno tre idee chiave sull’affido sono già presenti in nuce in questa definizione, che presentiamo, per cenni, in questo contributo.Pubblicazioni consigliate
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