Tra le più intense polemiche letterarie del Ventennio fascista è da annoverare quella tra contenutisti e calligrafi, sorta all’indomani dell’affermazione della prosa d’arte, che nel testo privilegiava lo stile a discapito del contenuto. Il dibattito si protrasse fino alla fine degli anni ’30, quando alla nuova forma di scrittura Enrico Falqui dedicò l’an- tologia Capitoli (Milano 1938), che voleva proporsi come ipotesi di un primo canone del genere, ma che finì per complicarne lo statuto sia sul piano teorico che esemplifica- tivo. L’intervento si propone di illustrare, tramite documenti inediti, le problematiche riscontrate nella compilazione della «spinosa impresa antologica», di inserirla nel di- battito contenutisti-calligrafi e di verificare le implicazioni politiche della prosa d’arte.
«Un edificante contrapposto al colore della 'storia in atto'». Sul «capitolo» e la prosa d'arte
Antonio D'Ambrosio
2023
Abstract
Tra le più intense polemiche letterarie del Ventennio fascista è da annoverare quella tra contenutisti e calligrafi, sorta all’indomani dell’affermazione della prosa d’arte, che nel testo privilegiava lo stile a discapito del contenuto. Il dibattito si protrasse fino alla fine degli anni ’30, quando alla nuova forma di scrittura Enrico Falqui dedicò l’an- tologia Capitoli (Milano 1938), che voleva proporsi come ipotesi di un primo canone del genere, ma che finì per complicarne lo statuto sia sul piano teorico che esemplifica- tivo. L’intervento si propone di illustrare, tramite documenti inediti, le problematiche riscontrate nella compilazione della «spinosa impresa antologica», di inserirla nel di- battito contenutisti-calligrafi e di verificare le implicazioni politiche della prosa d’arte.Pubblicazioni consigliate
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