La cultura architettonica contemporanea sembra affidarsi alla spettacolarizzazione della forma secondo logiche progettuali seduttive e competitive del tutto estranee alle ragioni essenziali dell’architettura facendo prevalere la ricerca dell’effimero, dell’immagine e non dell’eidos. Cosa è l’architettura? Nella fase storica che stiamo vivendo una sorta di relativismo del pensiero si insinua nei diversi ambiti della conoscenza umana. Per non rimanere frastornati o intrappolati da un sapere superficiale addirittura banale che ci allontana dal senso della realtà avvertiamo l’urgenza di una riflessione sui fondamenti dell’architettura. Si tratta di un relativismo del pensiero che coincide con le incertezze che contraddistinguono la fine di un’epoca quando trascolora in un’altra dando vita ad un tempo di passaggio sospeso pieno di inquietudini e timori per il futuro. In questa attesa che ci proietta verso un’epoca nuova sentiamo ancor più forte la necessità di prepararci ad un nuovo inizio portando con noi quanto di più certo e sicuro ci ha lasciato la tradizione. Inizio che non vuol dire dimenticare il passato per cercare la via di un’architettura effimera che fa tabula rasa del passato, ma risaldare quel rapporto di continuità e coerenza con i principi immutabili e senza tempo di un’idea di architettura millenaria. Quella classica.

Le ragioni dell'architettura. Elogio degli antichi

Alessandro Dalla Caneva
2024

Abstract

La cultura architettonica contemporanea sembra affidarsi alla spettacolarizzazione della forma secondo logiche progettuali seduttive e competitive del tutto estranee alle ragioni essenziali dell’architettura facendo prevalere la ricerca dell’effimero, dell’immagine e non dell’eidos. Cosa è l’architettura? Nella fase storica che stiamo vivendo una sorta di relativismo del pensiero si insinua nei diversi ambiti della conoscenza umana. Per non rimanere frastornati o intrappolati da un sapere superficiale addirittura banale che ci allontana dal senso della realtà avvertiamo l’urgenza di una riflessione sui fondamenti dell’architettura. Si tratta di un relativismo del pensiero che coincide con le incertezze che contraddistinguono la fine di un’epoca quando trascolora in un’altra dando vita ad un tempo di passaggio sospeso pieno di inquietudini e timori per il futuro. In questa attesa che ci proietta verso un’epoca nuova sentiamo ancor più forte la necessità di prepararci ad un nuovo inizio portando con noi quanto di più certo e sicuro ci ha lasciato la tradizione. Inizio che non vuol dire dimenticare il passato per cercare la via di un’architettura effimera che fa tabula rasa del passato, ma risaldare quel rapporto di continuità e coerenza con i principi immutabili e senza tempo di un’idea di architettura millenaria. Quella classica.
2024
Jesolo tra la terra e il mare. Progetti di valorizzazione
978-88-492-5121-0
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