Il riconoscimento di un’eccellenza è la consapevolezza dell’unicità di un valore insostituibile. Questo è ancor più evidente in quei paesaggi spesso definiti come “culturali” in quanto sistemi socio-ecologici, prodotto coevolutivo di dinamiche antropiche e naturali. Si tratta di territori “esito” di lunghi adattamenti nella storia, della progressiva trasformazione del patrimonio storico, materiale e immateriale: sono sistemi culturalmente consolidati che ospitano, spesso in piccola scala, una molteplicità di funzioni differenti, ma soprattutto di “valori territoriali” non sempre riconosciuti. Sono, ancora, territori che si distinguono per una gestione sostenibile delle risorse naturali, per alti valori di diversità biologica e culturale ma, in molti casi, anche per caratteri di marginalità, ridotta accessibilità, vincoli morfologici o climatici, mancanza di infrastrutture e servizi, segnati da un conseguente graduale spopolamento. Sono paesaggi che spesso vengono all’attenzione del grande pubblico grazie a riconoscimenti di valore, altresì detti branding territoriali, dall’anima particolarmente ambigua: hanno le potenzialità per innescare percorsi virtuosi di sviluppo sostenibile, come anche di cadere vittima del turismo di massa, della mercificazione del patrimonio, della banalizzazione culturale. Questo contributo si prefigge di individuare, mettere a sistema e analizzare le “geografie del riconoscimento” alla scala del Veneto, con l’obiettivo di cogliere le dinamiche ambivalenti di valore e fragilità dei territori su cui viene identificato un valore.
Geografie del Riconoscimento. Tra fragilità e valore in Veneto
Dezio C.
;Savino M.
2024
Abstract
Il riconoscimento di un’eccellenza è la consapevolezza dell’unicità di un valore insostituibile. Questo è ancor più evidente in quei paesaggi spesso definiti come “culturali” in quanto sistemi socio-ecologici, prodotto coevolutivo di dinamiche antropiche e naturali. Si tratta di territori “esito” di lunghi adattamenti nella storia, della progressiva trasformazione del patrimonio storico, materiale e immateriale: sono sistemi culturalmente consolidati che ospitano, spesso in piccola scala, una molteplicità di funzioni differenti, ma soprattutto di “valori territoriali” non sempre riconosciuti. Sono, ancora, territori che si distinguono per una gestione sostenibile delle risorse naturali, per alti valori di diversità biologica e culturale ma, in molti casi, anche per caratteri di marginalità, ridotta accessibilità, vincoli morfologici o climatici, mancanza di infrastrutture e servizi, segnati da un conseguente graduale spopolamento. Sono paesaggi che spesso vengono all’attenzione del grande pubblico grazie a riconoscimenti di valore, altresì detti branding territoriali, dall’anima particolarmente ambigua: hanno le potenzialità per innescare percorsi virtuosi di sviluppo sostenibile, come anche di cadere vittima del turismo di massa, della mercificazione del patrimonio, della banalizzazione culturale. Questo contributo si prefigge di individuare, mettere a sistema e analizzare le “geografie del riconoscimento” alla scala del Veneto, con l’obiettivo di cogliere le dinamiche ambivalenti di valore e fragilità dei territori su cui viene identificato un valore.File | Dimensione | Formato | |
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