Introduzione. I tumori neuroendocrini bronchiali sono un’entità rarissima, benché rappresentino le neoplasie polmonari più frequenti in età pediatrica. Sono neoplasie a lenta crescita che si presentano con sintomi aspecifici quali febbre, polmoniti ricorrenti, tosse. Tale caratteristica può essere confondente e portare ad un ritardo diagnostico di mesi o anni. La gran parte ha un’istologia ben differenziata (carcinoide tipico) ma forme più aggressive sono segnalate circa in un terzo dei casi. Materiali e metodi. Sono stati analizzati retrospettivamente tutti i casi di tumore neuroendocrino bronchiale con diagnosi presso il nostro Dipartimento. Dei pazienti identificati, sono stati valutati le caratteristiche demografiche, di presentazione clinica, di trattamento e di follow-up. Risultati. Sono stati identificati 3 pazienti dal 2015 al 2024. L’età media alla diagnosi è di 131 mesi (96-152), con un ritardo diagnostico medio di 4 mesi. Due neoplasie originavano dal bronco lobare medio destro e una dal bronco principale di sinistra. Sono stati eseguiti una resezione endoscopica e una lobectomia media e per la lesione del bronco principale un debulking endoscopico in previsione di una sleeve bronchoplasty. Conclusioni. La lung-sparing surgery è considerato l’approccio di scelta per queste neoplasie e, quando non vi sia evidenza di invasione locale o metastasi a distanza, l’enucleazione endoscopica è un’opzione accettabile (a seguito di un prelievo bioptico che escluda una forma più aggressiva), sebbene non permetta un prelievo dei linfonodi regionali. La nostra case series mette in evidenza come la sede anatomica di insorgenza sia fondamentale nel processo decisionale che definisce il controllo locale.
STRATEGIA CHIRURGICA NEL TRATTAMENTO DEI TUMORI NEUROENDOCRINI DEL POLMONE.
C. Virgone;G. Bisogno;S. Carraro;
2024
Abstract
Introduzione. I tumori neuroendocrini bronchiali sono un’entità rarissima, benché rappresentino le neoplasie polmonari più frequenti in età pediatrica. Sono neoplasie a lenta crescita che si presentano con sintomi aspecifici quali febbre, polmoniti ricorrenti, tosse. Tale caratteristica può essere confondente e portare ad un ritardo diagnostico di mesi o anni. La gran parte ha un’istologia ben differenziata (carcinoide tipico) ma forme più aggressive sono segnalate circa in un terzo dei casi. Materiali e metodi. Sono stati analizzati retrospettivamente tutti i casi di tumore neuroendocrino bronchiale con diagnosi presso il nostro Dipartimento. Dei pazienti identificati, sono stati valutati le caratteristiche demografiche, di presentazione clinica, di trattamento e di follow-up. Risultati. Sono stati identificati 3 pazienti dal 2015 al 2024. L’età media alla diagnosi è di 131 mesi (96-152), con un ritardo diagnostico medio di 4 mesi. Due neoplasie originavano dal bronco lobare medio destro e una dal bronco principale di sinistra. Sono stati eseguiti una resezione endoscopica e una lobectomia media e per la lesione del bronco principale un debulking endoscopico in previsione di una sleeve bronchoplasty. Conclusioni. La lung-sparing surgery è considerato l’approccio di scelta per queste neoplasie e, quando non vi sia evidenza di invasione locale o metastasi a distanza, l’enucleazione endoscopica è un’opzione accettabile (a seguito di un prelievo bioptico che escluda una forma più aggressiva), sebbene non permetta un prelievo dei linfonodi regionali. La nostra case series mette in evidenza come la sede anatomica di insorgenza sia fondamentale nel processo decisionale che definisce il controllo locale.Pubblicazioni consigliate
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