Il poema epico-mitologico "De apparatu Patavini hastiludii" dell'umanista Lodovico Lazzarelli costituisce una testimonianza fondamentale sull’Università di Padova nel Quattrocento. Nel corso delle sue peregrinazioni, Lazzarelli (San Severino Marche, 1447-1500) soggiornò anche a Venezia, studiando presso Giorgio Merula. Nel giugno 1467, secondo la datazione più attendibile, l'universitas iuristarum di Padova organizzò una giostra che Lodovico cantò nel "De apparatu", attingendo ai classici per descrivere i carri a tema mitologico che sfilarono per la città e in particolare a Ovidio, fonte mitografica per eccellenza degli umanisti. Alla giostra parteciparono giuristi veneti, per lo più padovani, ma anche studenti stranieri. L'identificazione dei personaggi storici menzionati nel "De apparatu" può essere agevolata dal database Bo2022, che registra oltre 46000 individui che frequentarono I'Università di Padova tra il 1222 e il 1989. La ricerca può essere effettuata combinando parametri come il nome, la provenienza, l'appartenenza familiare, la data e il tipo di laurea. Questo strumento semplifica notevolmente la ricerca prosopografica: ad esempio, nei casi in cui Lazzarelli menziona solo il cognome di un personaggio, è possibile impostare la ricerca per famiglie e risalire alle figure più vicine alla cronologia della giostra e all'entourage dei giuristi. Poiché si tratta di un database appena nato e in continua evoluzione, rimane fondamentale integrare la ricerca digitale con lo studio delle fonti relative all’Università di Padova. Ad esempio, ai fini dell'identificazione dei personaggi del "De apparatu", gli "Acta Graduum Academicorum Gymnasii Patavini" rimangono uno strumento imprescindibile: per il momento il Bo2022 raccoglie prevalentemente le schede prosopografiche relative agli studenti laureati, almeno per il periodo di nostro interesse, mentre gli indici degli "Acta graduum" consentono di rintracciare anche studenti di cui non si conoscono i documenti di laurea, magari citati negli Atti come semplici testimoni.
L’identificazione dei personaggi storici nel "De apparatu Patavini hastiludii" di Lodovico Lazzarelli: l’apporto del database Bo2022
Benedetta Scuteri
2023
Abstract
Il poema epico-mitologico "De apparatu Patavini hastiludii" dell'umanista Lodovico Lazzarelli costituisce una testimonianza fondamentale sull’Università di Padova nel Quattrocento. Nel corso delle sue peregrinazioni, Lazzarelli (San Severino Marche, 1447-1500) soggiornò anche a Venezia, studiando presso Giorgio Merula. Nel giugno 1467, secondo la datazione più attendibile, l'universitas iuristarum di Padova organizzò una giostra che Lodovico cantò nel "De apparatu", attingendo ai classici per descrivere i carri a tema mitologico che sfilarono per la città e in particolare a Ovidio, fonte mitografica per eccellenza degli umanisti. Alla giostra parteciparono giuristi veneti, per lo più padovani, ma anche studenti stranieri. L'identificazione dei personaggi storici menzionati nel "De apparatu" può essere agevolata dal database Bo2022, che registra oltre 46000 individui che frequentarono I'Università di Padova tra il 1222 e il 1989. La ricerca può essere effettuata combinando parametri come il nome, la provenienza, l'appartenenza familiare, la data e il tipo di laurea. Questo strumento semplifica notevolmente la ricerca prosopografica: ad esempio, nei casi in cui Lazzarelli menziona solo il cognome di un personaggio, è possibile impostare la ricerca per famiglie e risalire alle figure più vicine alla cronologia della giostra e all'entourage dei giuristi. Poiché si tratta di un database appena nato e in continua evoluzione, rimane fondamentale integrare la ricerca digitale con lo studio delle fonti relative all’Università di Padova. Ad esempio, ai fini dell'identificazione dei personaggi del "De apparatu", gli "Acta Graduum Academicorum Gymnasii Patavini" rimangono uno strumento imprescindibile: per il momento il Bo2022 raccoglie prevalentemente le schede prosopografiche relative agli studenti laureati, almeno per il periodo di nostro interesse, mentre gli indici degli "Acta graduum" consentono di rintracciare anche studenti di cui non si conoscono i documenti di laurea, magari citati negli Atti come semplici testimoni.Pubblicazioni consigliate
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.