Il volume si configura in termini di monografia, scritta in collaborazione con Marco Albertario e con contributi di Patrizio Aiello e Vincenzo Gheroldi. Fa parte della Collana QUAT (Quaderni dell’Accademia Tadini, 5), diretta da un Comitato scientifico, composto da diversi docenti universitari, funzionari di soprintendenza e di musei (Marco Albertario, Laura Aldovini, Andrea Bacchi, Stefania Buganza, Angelo Loda, Antonio Mazzotta, Francesca Rossi, Barbara Maria Savy, Francesca Tasso). È stato pubblicato dalla Fondazione Accademia Tadini, con un contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, Direzione Generale Biblioteche e Istituti Culturali (circolare 27 dicembre 2012, n. 108) e del Dipartimento dei Beni culturali: archeologia, storia dell’arte, del cinema e della musica dell’Università degli Studi di Padova. Come altri numeri della collana, il libro accoglie due diversi filoni di ricerca perseguiti dal Museo in collaborazione con l'Università ed è per questo concepito a dittico. La prima sezione riguarda l'opera e il suo restauro e contiene un saggio della stessa autrice "'Bordone. Il più bello che esista'. Indagini storiche e critiche sulla pala Manfron" (pp. 43- 62), nel quale, a partire dalla pala Manfron, l'analisi si allarga ad una considerazione più ampia del problema della formazione di Paris Bordon. La seconda parte affronta invece un capitolo della fortuna critica dell'Accademia Tadini, con un secondo saggio della stessa autrice (pp. 163-237) "Per la fortuna critica dell'Accademia Tadini: gli appunti di Roberto Longhi. Introduzione, trascrizione e note critiche" che consiste nella pubblicazione degli appunti presi dal giovane Roberto Longhi nel corso di una visita a Lovere del 1913. La trascrizione integrale del documento, comprese le parti stenografate, è preceduta da una introduzione e corredata da note critiche, tese di volta in volta a contestualizzare il testo e a valorizzarne il contenuto in rapporto alla evoluzione del pensiero longhiano e più in generale della storia critica. Ai due autori in frontespiio spettano la progettazione dell'intero volume, la cura degli apparati di testo, di illustrazioni, bibliografia e indice.
Il giovane Paris / il giovane Longhi. La pala Manfron dell’Accademia Tadini tra storia, critica, restauro
Barbara Maria Savy
2021
Abstract
Il volume si configura in termini di monografia, scritta in collaborazione con Marco Albertario e con contributi di Patrizio Aiello e Vincenzo Gheroldi. Fa parte della Collana QUAT (Quaderni dell’Accademia Tadini, 5), diretta da un Comitato scientifico, composto da diversi docenti universitari, funzionari di soprintendenza e di musei (Marco Albertario, Laura Aldovini, Andrea Bacchi, Stefania Buganza, Angelo Loda, Antonio Mazzotta, Francesca Rossi, Barbara Maria Savy, Francesca Tasso). È stato pubblicato dalla Fondazione Accademia Tadini, con un contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, Direzione Generale Biblioteche e Istituti Culturali (circolare 27 dicembre 2012, n. 108) e del Dipartimento dei Beni culturali: archeologia, storia dell’arte, del cinema e della musica dell’Università degli Studi di Padova. Come altri numeri della collana, il libro accoglie due diversi filoni di ricerca perseguiti dal Museo in collaborazione con l'Università ed è per questo concepito a dittico. La prima sezione riguarda l'opera e il suo restauro e contiene un saggio della stessa autrice "'Bordone. Il più bello che esista'. Indagini storiche e critiche sulla pala Manfron" (pp. 43- 62), nel quale, a partire dalla pala Manfron, l'analisi si allarga ad una considerazione più ampia del problema della formazione di Paris Bordon. La seconda parte affronta invece un capitolo della fortuna critica dell'Accademia Tadini, con un secondo saggio della stessa autrice (pp. 163-237) "Per la fortuna critica dell'Accademia Tadini: gli appunti di Roberto Longhi. Introduzione, trascrizione e note critiche" che consiste nella pubblicazione degli appunti presi dal giovane Roberto Longhi nel corso di una visita a Lovere del 1913. La trascrizione integrale del documento, comprese le parti stenografate, è preceduta da una introduzione e corredata da note critiche, tese di volta in volta a contestualizzare il testo e a valorizzarne il contenuto in rapporto alla evoluzione del pensiero longhiano e più in generale della storia critica. Ai due autori in frontespiio spettano la progettazione dell'intero volume, la cura degli apparati di testo, di illustrazioni, bibliografia e indice.File | Dimensione | Formato | |
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