Il contributo analizza le Rime rustiche di Giovan Battista Calderari, poeta pavano del XVI secolo. Dopo aver delineato la biografia dell'autore e la tradizione manoscritta dell'opera, il saggio si sofferma sul rapporto di Calderari con i predecessori Magagnò, Menon e Begotto. Si evidenzia come Calderari riprenda il modello petrarchesco, filtrandolo attraverso la lezione di Menon, e lo riscriva in chiave rustica ed esplicitamente erotica. L'analisi si concentra sulle rime amorose per la musa Gnese, caratterizzate da una particolare ed eccezionale commistione di realismo descrittivo e preziosismo stilistico-tematico di gusto manieristico. Particolare attenzione è riservata all'Egloga I, un caso di lirica omoerotica nel corpus pavano, per la quale si ipotizza un possibile legame con la tradizione dei Cantici di Fidenzio.
«Dal prò fiorio d'amore». Le Rime rustiche di Giovan Battista Calderari
Stella C
2018
Abstract
Il contributo analizza le Rime rustiche di Giovan Battista Calderari, poeta pavano del XVI secolo. Dopo aver delineato la biografia dell'autore e la tradizione manoscritta dell'opera, il saggio si sofferma sul rapporto di Calderari con i predecessori Magagnò, Menon e Begotto. Si evidenzia come Calderari riprenda il modello petrarchesco, filtrandolo attraverso la lezione di Menon, e lo riscriva in chiave rustica ed esplicitamente erotica. L'analisi si concentra sulle rime amorose per la musa Gnese, caratterizzate da una particolare ed eccezionale commistione di realismo descrittivo e preziosismo stilistico-tematico di gusto manieristico. Particolare attenzione è riservata all'Egloga I, un caso di lirica omoerotica nel corpus pavano, per la quale si ipotizza un possibile legame con la tradizione dei Cantici di Fidenzio.Pubblicazioni consigliate
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