Il contributo analizza l’esperienza del Community Matching promosso da Refugees Welcome Italia a Roma come esempio di social mentoring inteso quale forma di welfare di comunità. Il mentoring sociale, basato sulla relazione paritaria tra cittadini e persone rifugiate, si inserisce nel quadro del secondo welfare, favorendo processi di inclusione sociale e territoriale attraverso il protagonismo della cittadinanza e la creazione di reti solidali. A partire dal 2021 il progetto ha realizzato oltre 300 abbinamenti nella capitale, consolidando una comunità attiva e multiforme, capace di sviluppare iniziative tematiche e di rafforzare i legami con istituzioni e organizzazioni locali. L’esperienza dimostra come il social mentoring, sostenuto da una rete civica e riconosciuto anche a livello istituzionale, possa rappresentare uno strumento innovativo per rispondere ai bisogni delle persone rifugiate e contribuire a un modello di accoglienza inclusivo e sostenibile. Le conclusioni sottolineano l’importanza di un maggiore coinvolgimento dell’attore pubblico al fine di consolidare e replicare questa pratica in altri contesti urbani.
Il Social Mentoring come welfare di comunità: l’esperienza di Refugees Welcome Italia a Roma
Matteo Bassoli
;Elisa De Matteis
2025
Abstract
Il contributo analizza l’esperienza del Community Matching promosso da Refugees Welcome Italia a Roma come esempio di social mentoring inteso quale forma di welfare di comunità. Il mentoring sociale, basato sulla relazione paritaria tra cittadini e persone rifugiate, si inserisce nel quadro del secondo welfare, favorendo processi di inclusione sociale e territoriale attraverso il protagonismo della cittadinanza e la creazione di reti solidali. A partire dal 2021 il progetto ha realizzato oltre 300 abbinamenti nella capitale, consolidando una comunità attiva e multiforme, capace di sviluppare iniziative tematiche e di rafforzare i legami con istituzioni e organizzazioni locali. L’esperienza dimostra come il social mentoring, sostenuto da una rete civica e riconosciuto anche a livello istituzionale, possa rappresentare uno strumento innovativo per rispondere ai bisogni delle persone rifugiate e contribuire a un modello di accoglienza inclusivo e sostenibile. Le conclusioni sottolineano l’importanza di un maggiore coinvolgimento dell’attore pubblico al fine di consolidare e replicare questa pratica in altri contesti urbani.Pubblicazioni consigliate
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