La sentenza n. 192/2024 della Corte costituzionale ha segnato un momento decisivo nella via italiana al regionalismo asimmetrico. La decisione del giudice delle leggi fissa infatti – per la prima volta, e proponendo riflessioni di un certo respiro teorico – le coordinate interpretative dell’art. 116, 3° co. della Costituzione e pone numerosi limiti al legislatore, in vista dei necessari adeguamenti della legge-quadro sull’autonomia differenziata e delle future intese con le Regioni.
I profili finanziari del regionalismo differenziato, tra ipotesi di attuazione e limiti di sistema. Appunti a margine della sentenza n. 192/2024
Giovanni Comazzetto
2025
Abstract
La sentenza n. 192/2024 della Corte costituzionale ha segnato un momento decisivo nella via italiana al regionalismo asimmetrico. La decisione del giudice delle leggi fissa infatti – per la prima volta, e proponendo riflessioni di un certo respiro teorico – le coordinate interpretative dell’art. 116, 3° co. della Costituzione e pone numerosi limiti al legislatore, in vista dei necessari adeguamenti della legge-quadro sull’autonomia differenziata e delle future intese con le Regioni.File in questo prodotto:
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