La tesi è dedicata al Filosofo Anepigrafo, autore tràdito all’interno del corpus alchemico greco, ed è organizzata in tre sezioni, fra loro distinte ma strettamente comunicanti. La prima parte è dedicata allo studio della tradizione manoscritta del corpus. I testimoni sono analizzati da un duplice punto di vista: da un lato paleografico e codicologico, dall’altro in un’ottica di storia della scienze e delle idee, e dunque della ricezione materiale dei testi negli ambienti eruditi di epoca bizantina e poi rinascimentale. Apre la sezione una recensio di tutti i testimoni che tramandano opere attribuite all’autore; segue una serie di studi su alcuni punti individuati come salienti nella storia della trasmissione in un periodo compreso fra il X e il XVII secolo. La seconda parte è consacrata allo studio filologico della tradizione e comprende l’edizione critica, con traduzione italiana, delle tre opere all’autore. Lo studio dei rapporti fra i manoscritti, oltre a determinare i codici utili per la constitutio textus, ha permesso di evidenziare il carattere “fluido” della tradizione e al contempo di identificare sufficienti elementi per tracciare, per la prima volta, uno stemma codicum della trasmissione testuale di un autore del corpus alchemico. Chiude la sezione un commento filologico-testuale ai principali loci critici. La terza parte è configurata come una serie di saggi critici di carattere storico-filosofico al fine di riconoscere l’identità dell’autore, le sue influenze e il milieu in cui operò. Egli è identificato come un filosofo neoplatonico di VII/VIII secolo, la cui dottrina si configura come un’originale propaggine della metafisica della natura di matrice soprattutto procliana. Le conclusioni indagano ulteriormente il proposto Sitz im Leben dell’Anepigrafo, avanzando l’ipotesi dell’esistenza di una “chimica metafisica” sviluppatasi a partire dalla metafisica della natura neoplatonica, ed evidenziano l’inadeguatezza della corrente narratio vulgata sulla trasmissione del sapere filosofico e scientifico a questa altezza cronologica.
Le opere del Filosofo Anepigrafo tra alchimia, neoplatonismo e filosofia naturale: edizione critica, traduzione e commento / Bevacqua, Flavio. - (2025 Feb 18).
Le opere del Filosofo Anepigrafo tra alchimia, neoplatonismo e filosofia naturale: edizione critica, traduzione e commento
BEVACQUA, FLAVIO
2025
Abstract
La tesi è dedicata al Filosofo Anepigrafo, autore tràdito all’interno del corpus alchemico greco, ed è organizzata in tre sezioni, fra loro distinte ma strettamente comunicanti. La prima parte è dedicata allo studio della tradizione manoscritta del corpus. I testimoni sono analizzati da un duplice punto di vista: da un lato paleografico e codicologico, dall’altro in un’ottica di storia della scienze e delle idee, e dunque della ricezione materiale dei testi negli ambienti eruditi di epoca bizantina e poi rinascimentale. Apre la sezione una recensio di tutti i testimoni che tramandano opere attribuite all’autore; segue una serie di studi su alcuni punti individuati come salienti nella storia della trasmissione in un periodo compreso fra il X e il XVII secolo. La seconda parte è consacrata allo studio filologico della tradizione e comprende l’edizione critica, con traduzione italiana, delle tre opere all’autore. Lo studio dei rapporti fra i manoscritti, oltre a determinare i codici utili per la constitutio textus, ha permesso di evidenziare il carattere “fluido” della tradizione e al contempo di identificare sufficienti elementi per tracciare, per la prima volta, uno stemma codicum della trasmissione testuale di un autore del corpus alchemico. Chiude la sezione un commento filologico-testuale ai principali loci critici. La terza parte è configurata come una serie di saggi critici di carattere storico-filosofico al fine di riconoscere l’identità dell’autore, le sue influenze e il milieu in cui operò. Egli è identificato come un filosofo neoplatonico di VII/VIII secolo, la cui dottrina si configura come un’originale propaggine della metafisica della natura di matrice soprattutto procliana. Le conclusioni indagano ulteriormente il proposto Sitz im Leben dell’Anepigrafo, avanzando l’ipotesi dell’esistenza di una “chimica metafisica” sviluppatasi a partire dalla metafisica della natura neoplatonica, ed evidenziano l’inadeguatezza della corrente narratio vulgata sulla trasmissione del sapere filosofico e scientifico a questa altezza cronologica.File | Dimensione | Formato | |
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Tesi di dottorato
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