Il testo, capitolo interno al volume Viandanze. Donne in viaggio e in movimento nel cinema e negli audiovisivi, esplora il “viaggio” notturno intrapreso dalla protagonista, Marion, nelle strade di Parigi all’interno del film Ma nuit, opera prima della regista Antoinette Boulat. La giovane protagonista, nell’anniversario del compleanno della sorella, morta cinque anni prima, intraprende una deambulazione nella capitale per cercare di fuggire al dolore mai sedato della scomparsa della sorella, dolore che l’ha bloccata in un eterno presente. Il percorso da lei intrapreso è un viaggio fisico e al contempo interiore. Un incontro casuale con un giovane uomo, Tom, con cui trascorre la notte percorrendo viali, piazze, il lungo Senna, e una improvvisa crisi di angoscia, divengono le “occasioni” per tradurre il reale traumatico da lei vissuto in nuova forza. Parigi notturna non è semplice cornice degli avvenimenti, piuttosto accende echi del sentire dei personaggi. Il viaggio notturno di Marion assume valore simbolico portandola a reimmergersi nell’accadere imprevedibile della vita. Tom la accompagna, le dà aiuto, ma come sostiene la regista, il percorso compiuto è tutto di Marion.
Inabissarsi, tornare alla vita: Ma nuit di Antoinette Boulat
rosamaria salvatore
2025
Abstract
Il testo, capitolo interno al volume Viandanze. Donne in viaggio e in movimento nel cinema e negli audiovisivi, esplora il “viaggio” notturno intrapreso dalla protagonista, Marion, nelle strade di Parigi all’interno del film Ma nuit, opera prima della regista Antoinette Boulat. La giovane protagonista, nell’anniversario del compleanno della sorella, morta cinque anni prima, intraprende una deambulazione nella capitale per cercare di fuggire al dolore mai sedato della scomparsa della sorella, dolore che l’ha bloccata in un eterno presente. Il percorso da lei intrapreso è un viaggio fisico e al contempo interiore. Un incontro casuale con un giovane uomo, Tom, con cui trascorre la notte percorrendo viali, piazze, il lungo Senna, e una improvvisa crisi di angoscia, divengono le “occasioni” per tradurre il reale traumatico da lei vissuto in nuova forza. Parigi notturna non è semplice cornice degli avvenimenti, piuttosto accende echi del sentire dei personaggi. Il viaggio notturno di Marion assume valore simbolico portandola a reimmergersi nell’accadere imprevedibile della vita. Tom la accompagna, le dà aiuto, ma come sostiene la regista, il percorso compiuto è tutto di Marion.Pubblicazioni consigliate
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.




