La segnatura conv.soppr.F.VIII.1834 della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze identifica un manoscritto anonimo e anepigrafo, databile alla seconda metà del XVII secolo, sulle cui pagine sono appuntate ben 386 ricette. Precedentemente conservato presso il convento della Santissima Annunziata, questo taccuino apparentemente modesto, di probabile origine cortigiana, è punteggiato di riferimenti ad esponenti della famiglia Medici, protagonisti di desinate raccontate attraverso dettagliate liste di pietanze e alle cui consuetudini gastronomiche vengono ricondotte varie preparazioni. Il volume presenta la prima edizione del testo, accom-pagnata da un profilo dell’ignoto compilatore, delineato attraverso i caratteri che ne definiscono la lingua, e da un’approfondita esplorazione delle fonti, che svela l’intreccio con fondamentali libri di cucina del Cinque e Seicento. La consultazione è inoltre supportata da un glossario, attento all’inquadramento storico-linguistico delle voci.Tra le ricette trasmesse risaltano, per valore storico e originalità, quelle dedicate alla preparazione della cioccolata, una delle più antiche, precise e dettagliate, della birra, presenza straordinaria nei libri di cucina italiani, e dei sorbetti, questi ultimi approntati secondo modalità eccezionalmente vicine ai modelli arabi e che potrebbero rappresentare l’anello di congiunzione con la tradizione mediorientale. Non meno interessanti sono gli elementi precipuamente toscani, quali la cresentina e le polpette alla luchese, oltre al prosciutto di Casentino e ai formaggi delle crete senesi, entrambi qui attestati per la prima volta.
Il ricettario della SS. Annunziata di Firenze. Edizione, fonti e glossario
	
	
	
		
		
		
		
		
	
	
	
	
	
	
	
	
		
		
		
		
		
			
			
			
		
		
		
		
			
			
				
				
					
					
					
					
						
							
						
						
					
				
				
				
				
				
				
				
				
				
				
				
			
			
		
		
		
		
	
Giovanni Urraci
			2025
Abstract
La segnatura conv.soppr.F.VIII.1834 della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze identifica un manoscritto anonimo e anepigrafo, databile alla seconda metà del XVII secolo, sulle cui pagine sono appuntate ben 386 ricette. Precedentemente conservato presso il convento della Santissima Annunziata, questo taccuino apparentemente modesto, di probabile origine cortigiana, è punteggiato di riferimenti ad esponenti della famiglia Medici, protagonisti di desinate raccontate attraverso dettagliate liste di pietanze e alle cui consuetudini gastronomiche vengono ricondotte varie preparazioni. Il volume presenta la prima edizione del testo, accom-pagnata da un profilo dell’ignoto compilatore, delineato attraverso i caratteri che ne definiscono la lingua, e da un’approfondita esplorazione delle fonti, che svela l’intreccio con fondamentali libri di cucina del Cinque e Seicento. La consultazione è inoltre supportata da un glossario, attento all’inquadramento storico-linguistico delle voci.Tra le ricette trasmesse risaltano, per valore storico e originalità, quelle dedicate alla preparazione della cioccolata, una delle più antiche, precise e dettagliate, della birra, presenza straordinaria nei libri di cucina italiani, e dei sorbetti, questi ultimi approntati secondo modalità eccezionalmente vicine ai modelli arabi e che potrebbero rappresentare l’anello di congiunzione con la tradizione mediorientale. Non meno interessanti sono gli elementi precipuamente toscani, quali la cresentina e le polpette alla luchese, oltre al prosciutto di Casentino e ai formaggi delle crete senesi, entrambi qui attestati per la prima volta.Pubblicazioni consigliate
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