Il federalismo amministrativo italiano è stato preceduto ed accompagnato nel suo sviluppo da una politica di decentramento giudiziario che ha interessato una delle più antiche istituzioni dello stato italiano: la Corte dei Conti (CdC) . La regionalizzazione della Corte dei Conti va inquadrata nella riforma più ampia del regime che regola i sistemi di controllo di legittimità e di efficienza avviata nei primi anni '90 dal governo centrale. L’articolo analizza gli effetti della regionalizzazione della Corte dei Conti sull’attività giurisdizionale e sulla funzionalità della magistratura contabile nel sistema amministrativo. La ricerca empirica mette a fuoco gli obiettivi della riforma approvata nel 1994 e valuta l’efficacia complessiva della riforma volta a rafforzare il ruolo della Corte dei Conti quale garante e tutore della legalità contabile nell’attuale sistema delle autonomie regionali e locali. Dall'efficacia della riforma del sistema dei controlli contabili, amministrativi e giudiziari, dipende infatti, in larga misura, anche la capacità di migliorare il livello complessivo di accountability del sistema amministrativo, il grado di trasparenza e correttezza dei processi decisionali e di spesa. Gli indicatori utilizzati per valutare l’efficacia della regionalizzazione dei controlli giurisdizionali mettono il luce sia i miglioramenti perseguiti sia le difficoltà ed i vincoli emersi nel corso dell’ultimo decennio di esercizio della giurisdizione. L’analisi quantitativa è corredata, inoltre, dalla ricostruzione delle percezioni/rappresentazioni che gli stessi magistrati hanno maturato del loro ruolo e delle loro funzioni nel mutato quadro istituzionale e costituzionale delle autonomie locali.

Decentramento e lagalità. L'efficacia della magistratura contabile dopo la regionalizzazione della Corte dei Conti

RIGHETTINI, MARIA STELLA
2006

Abstract

Il federalismo amministrativo italiano è stato preceduto ed accompagnato nel suo sviluppo da una politica di decentramento giudiziario che ha interessato una delle più antiche istituzioni dello stato italiano: la Corte dei Conti (CdC) . La regionalizzazione della Corte dei Conti va inquadrata nella riforma più ampia del regime che regola i sistemi di controllo di legittimità e di efficienza avviata nei primi anni '90 dal governo centrale. L’articolo analizza gli effetti della regionalizzazione della Corte dei Conti sull’attività giurisdizionale e sulla funzionalità della magistratura contabile nel sistema amministrativo. La ricerca empirica mette a fuoco gli obiettivi della riforma approvata nel 1994 e valuta l’efficacia complessiva della riforma volta a rafforzare il ruolo della Corte dei Conti quale garante e tutore della legalità contabile nell’attuale sistema delle autonomie regionali e locali. Dall'efficacia della riforma del sistema dei controlli contabili, amministrativi e giudiziari, dipende infatti, in larga misura, anche la capacità di migliorare il livello complessivo di accountability del sistema amministrativo, il grado di trasparenza e correttezza dei processi decisionali e di spesa. Gli indicatori utilizzati per valutare l’efficacia della regionalizzazione dei controlli giurisdizionali mettono il luce sia i miglioramenti perseguiti sia le difficoltà ed i vincoli emersi nel corso dell’ultimo decennio di esercizio della giurisdizione. L’analisi quantitativa è corredata, inoltre, dalla ricostruzione delle percezioni/rappresentazioni che gli stessi magistrati hanno maturato del loro ruolo e delle loro funzioni nel mutato quadro istituzionale e costituzionale delle autonomie locali.
2006
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