La grande estensione sul territorio della rete elettrica di trasmissione nazionale (RTN) costituita principalmente da linee aeree, comporta un gran numero d’intersezioni dei tracciati delle linee stesse con quelli di altre opere ad es. strade, linee ferroviarie, impianti funiviari, canali e corsi d’acqua. Per il territorio italiano, le prescrizioni di legge concernenti tali casi (definiti “attraversamenti”) rientrano nell’ambito del Regolamento di esecuzione per le linee aeree esterne e impongono (a seconda della tensione nominale d’esercizio) un insieme di criteri costruttivi, distanze da rispettare, calcoli di verifica meccanica (per i conduttori, gli isolatori e i sostegni) ai fini di conseguire una adeguata affidabilità in corrispondenza di circostanziate situazioni ambientali particolarmente cautelative. In questa memoria, considerati i “sovrappassi” di alcune linee elettriche aeree su impianti a fune, si riferisce brevemente sui calcoli effettuati per valutare le ampiezze delle correnti di un possibile corto circuito provocato dalla caduta o dall’abbassamento accidentale di un conduttore elettrico su una fune funiviaria e sulle procedure sperimentali eseguite sia per riprodurre alcuni eventi di corto circuito sia per rilevare i conseguenti danni sulla fune stessa. Tale studio è stato promosso e finanziato dalla Provincia Autonoma di Trento e dalla Regione Autonoma Valle d’Aosta, e affidato all’Università di Padova (Dipartimento di Ingegneria Elettrica) che ne ha curato lo sviluppo nelle seguenti fasi: 1. ipotesi di eventi possibili; 2. calcolo delle entità e durate di possibili correnti di corto circuito; 3. valutazione dei parametri fondamentali e significativi da adottare nelle indagini sperimentali; 4. coordinamento delle indagini sperimentali (prove, con elevate correnti su funi per funivie di diversi tipi, eseguite dal Laboratorio SVEPPI ) e delle verifiche di danno per mezzo di controlli a vista e prove di strappo sulle funi stesse (eseguite dal Laboratorio Tecnologico LA.T.I.F ). Anche se gli eventi ipotizzati rientrano in una fascia di probabilità estremamente ridotta (considerate le cautelative prescrizioni di legge previste dal citato regolamento per l'esecuzione delle linee aeree), i risultati dello studio assumono un ruolo significativo perché portano alla luce insospettati fenomeni poco appariscenti ma di decisiva importanza per la sicurezza degli impianti a fune.

Sovrappassi di linee elettriche aeree su impianti funiviari: effetti di corto circuito dovuto a caduta o abbassamento di un conduttore elettrico

BENATO, ROBERTO;
2004

Abstract

La grande estensione sul territorio della rete elettrica di trasmissione nazionale (RTN) costituita principalmente da linee aeree, comporta un gran numero d’intersezioni dei tracciati delle linee stesse con quelli di altre opere ad es. strade, linee ferroviarie, impianti funiviari, canali e corsi d’acqua. Per il territorio italiano, le prescrizioni di legge concernenti tali casi (definiti “attraversamenti”) rientrano nell’ambito del Regolamento di esecuzione per le linee aeree esterne e impongono (a seconda della tensione nominale d’esercizio) un insieme di criteri costruttivi, distanze da rispettare, calcoli di verifica meccanica (per i conduttori, gli isolatori e i sostegni) ai fini di conseguire una adeguata affidabilità in corrispondenza di circostanziate situazioni ambientali particolarmente cautelative. In questa memoria, considerati i “sovrappassi” di alcune linee elettriche aeree su impianti a fune, si riferisce brevemente sui calcoli effettuati per valutare le ampiezze delle correnti di un possibile corto circuito provocato dalla caduta o dall’abbassamento accidentale di un conduttore elettrico su una fune funiviaria e sulle procedure sperimentali eseguite sia per riprodurre alcuni eventi di corto circuito sia per rilevare i conseguenti danni sulla fune stessa. Tale studio è stato promosso e finanziato dalla Provincia Autonoma di Trento e dalla Regione Autonoma Valle d’Aosta, e affidato all’Università di Padova (Dipartimento di Ingegneria Elettrica) che ne ha curato lo sviluppo nelle seguenti fasi: 1. ipotesi di eventi possibili; 2. calcolo delle entità e durate di possibili correnti di corto circuito; 3. valutazione dei parametri fondamentali e significativi da adottare nelle indagini sperimentali; 4. coordinamento delle indagini sperimentali (prove, con elevate correnti su funi per funivie di diversi tipi, eseguite dal Laboratorio SVEPPI ) e delle verifiche di danno per mezzo di controlli a vista e prove di strappo sulle funi stesse (eseguite dal Laboratorio Tecnologico LA.T.I.F ). Anche se gli eventi ipotizzati rientrano in una fascia di probabilità estremamente ridotta (considerate le cautelative prescrizioni di legge previste dal citato regolamento per l'esecuzione delle linee aeree), i risultati dello studio assumono un ruolo significativo perché portano alla luce insospettati fenomeni poco appariscenti ma di decisiva importanza per la sicurezza degli impianti a fune.
2004
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