Lo studio sul debito di Joachim Du Bellay con il sonetto di Veronica Gambara “Scelse da tutta la futura gente / Gli eletti suoi l’alta bontà infinita…” mette in luce le abitudini di lettura del poeta francese, più attento ad attingere rime e figure retoriche dalle Antologie italiane, che non a coglierne la modernità tematica. Il messaggio paolino di Veronica Gambara, frutto di una lunga riflessione agostiniana, conta per Du Bellay, autore dell’ “Olive” (1549/1550), quanto il messaggio platonico, o ficiniano, senza sottili differenze quando si tratta, per lui, di produrre poesia, purché sia poesia d’élite, riservata a chi sa astrarsi dal linguaggio comune.

Il sonetto di Veronica Gambara sulla predestinazione in Du Bellay

BETTONI, ANNA
2002

Abstract

Lo studio sul debito di Joachim Du Bellay con il sonetto di Veronica Gambara “Scelse da tutta la futura gente / Gli eletti suoi l’alta bontà infinita…” mette in luce le abitudini di lettura del poeta francese, più attento ad attingere rime e figure retoriche dalle Antologie italiane, che non a coglierne la modernità tematica. Il messaggio paolino di Veronica Gambara, frutto di una lunga riflessione agostiniana, conta per Du Bellay, autore dell’ “Olive” (1549/1550), quanto il messaggio platonico, o ficiniano, senza sottili differenze quando si tratta, per lui, di produrre poesia, purché sia poesia d’élite, riservata a chi sa astrarsi dal linguaggio comune.
2002
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