La parte fondamentale delle problematiche della responsabilità in ambito trasfusionale attiene alla tutela della sicurezza del paziente di fronte ai rischi connessi alla trasfusione e che vanno ridotti quanto più possibile attraverso idonee procedure organizzative ed operative. Altro problema frequente è costituito dal rifiuto di essere sottoposti a trasfusione che molti pazienti frequentemente manifestano; pure tale problema deve essere affrontato con competenza anche sulla base di idonee procedure. Sono analizzate le norme emanate nel 2005 confrontate con le previgenti. Le specifiche norme di riferimento non forniscono indicazioni che risolvano tutte le problematiche abituali. Per questo, è fondamentale una riflessione di carattere generale sulla responsabilità del professionista sanitario e sui suoi obblighi di tutela del paziente nonché sui concetti di salute e di autonomia della persona, riflessione che possa consentire la lettura delle norme specifiche in un più vasto ed organico ambito di riferimento. Le procedure globalmente connesse all’attività di trasfusione acquistano oggi particolare interesse in relazione, da un lato, al dovere che incombe al professionista di garantire la sicurezza della persona sottoposta ad interventi terapeutici gravati da una componente di rischio e, dall’altro lato, alla sempre più frequente opposizione del paziente – anche in relazione alla rischiosità del trattamento – a sottoporsi a trasfusioni anche quando indubitabilmente necessarie.

La copiosa produzione normativa del 2005 in materia di attività  trasfusionali

RODRIGUEZ, DANIELE
2006

Abstract

La parte fondamentale delle problematiche della responsabilità in ambito trasfusionale attiene alla tutela della sicurezza del paziente di fronte ai rischi connessi alla trasfusione e che vanno ridotti quanto più possibile attraverso idonee procedure organizzative ed operative. Altro problema frequente è costituito dal rifiuto di essere sottoposti a trasfusione che molti pazienti frequentemente manifestano; pure tale problema deve essere affrontato con competenza anche sulla base di idonee procedure. Sono analizzate le norme emanate nel 2005 confrontate con le previgenti. Le specifiche norme di riferimento non forniscono indicazioni che risolvano tutte le problematiche abituali. Per questo, è fondamentale una riflessione di carattere generale sulla responsabilità del professionista sanitario e sui suoi obblighi di tutela del paziente nonché sui concetti di salute e di autonomia della persona, riflessione che possa consentire la lettura delle norme specifiche in un più vasto ed organico ambito di riferimento. Le procedure globalmente connesse all’attività di trasfusione acquistano oggi particolare interesse in relazione, da un lato, al dovere che incombe al professionista di garantire la sicurezza della persona sottoposta ad interventi terapeutici gravati da una componente di rischio e, dall’altro lato, alla sempre più frequente opposizione del paziente – anche in relazione alla rischiosità del trattamento – a sottoporsi a trasfusioni anche quando indubitabilmente necessarie.
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