La grave cerebrolesione acquisita viene definita come un danno encefalico di diversa eziologia (traumatica, ipossica, emorragica, ischemica) con Glasgow Coma Scale (GCS) minore di 8 e tale da produrre coma di durata maggiore di 24 ore associato o meno a segni di danno encefalico focale. Scopo di questo preliminare studio osservazionale è, pertanto, quello di analizzare le esigenze riabilitative dei pazienti nella fase acuta e di verificare gli effetti del trattamento attualmente proposto. In questo studio sono stati reclutati 97 pazienti, 66 maschi e 31 femmine, di età media 54,5 anni (range 16-86 anni) che tra Aprile 2002 e Dicembre 2003 sono stati consecutivamente ricoverati con diagnosi d’ingresso di “Grave Cerebrolesione Acquisita” nei Reparti di Terapia Intensiva e Rianimazione dell’Azienda Ospedaliera di Padova. In conclusione riteniamo che le complesse condizioni dei pazienti che subiscono una grave cerebrolesione richiedano un approccio riabilitativo multidisciplinare così come auspicato in letteratura1. Per quanto osservato risulta che tale approccio sia ancora carente nella nostra realtà, anche se potrebbe essere fondamentale nel ridurre le complicanze secondarie all’allettamento che come noto rappresentano un importante ostacolo alla riabilitazione nelle fasi successive

Iter riabilitativo del paziente con grave cerebrolesione in fase acuta. nostra esperienza

DUCA, ROSARIA;ORTOLANI, MARCO;MASIERO, STEFANO
2004

Abstract

La grave cerebrolesione acquisita viene definita come un danno encefalico di diversa eziologia (traumatica, ipossica, emorragica, ischemica) con Glasgow Coma Scale (GCS) minore di 8 e tale da produrre coma di durata maggiore di 24 ore associato o meno a segni di danno encefalico focale. Scopo di questo preliminare studio osservazionale è, pertanto, quello di analizzare le esigenze riabilitative dei pazienti nella fase acuta e di verificare gli effetti del trattamento attualmente proposto. In questo studio sono stati reclutati 97 pazienti, 66 maschi e 31 femmine, di età media 54,5 anni (range 16-86 anni) che tra Aprile 2002 e Dicembre 2003 sono stati consecutivamente ricoverati con diagnosi d’ingresso di “Grave Cerebrolesione Acquisita” nei Reparti di Terapia Intensiva e Rianimazione dell’Azienda Ospedaliera di Padova. In conclusione riteniamo che le complesse condizioni dei pazienti che subiscono una grave cerebrolesione richiedano un approccio riabilitativo multidisciplinare così come auspicato in letteratura1. Per quanto osservato risulta che tale approccio sia ancora carente nella nostra realtà, anche se potrebbe essere fondamentale nel ridurre le complicanze secondarie all’allettamento che come noto rappresentano un importante ostacolo alla riabilitazione nelle fasi successive
2004
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11577/1356905
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