Recensione della raccolta di D'Elia, che allinea ben 81 capitoli ternari composti tra il '92 e il '98. Il metro di nobile tradizione è declinato modernamente, con versi solo tendenzialmente endecasillabici e schema irregolare, rimandando al più importante modello novecentesco, cioè Pasolini. Della terzina sopravvive la funzione narrativa, in una sorta di diario o dialogo interiore che esprime la rivendicazione di un percorso politico, quello della sinistra extraparlamentare degli anni '70, storicamente ma ingiustamente sconfitto, e raggiunge gli esiti migliori quando la rievocazione si fa meno assertiva e più malinconica e riposata, anche grazie all'irruzione felice e discreta del privato.

Recensione a [G. D'Elia, Sulla riva dell'epoca, Torino, Einaudi, 2000, pp. 138]

MOTTA, ATTILIO
2001

Abstract

Recensione della raccolta di D'Elia, che allinea ben 81 capitoli ternari composti tra il '92 e il '98. Il metro di nobile tradizione è declinato modernamente, con versi solo tendenzialmente endecasillabici e schema irregolare, rimandando al più importante modello novecentesco, cioè Pasolini. Della terzina sopravvive la funzione narrativa, in una sorta di diario o dialogo interiore che esprime la rivendicazione di un percorso politico, quello della sinistra extraparlamentare degli anni '70, storicamente ma ingiustamente sconfitto, e raggiunge gli esiti migliori quando la rievocazione si fa meno assertiva e più malinconica e riposata, anche grazie all'irruzione felice e discreta del privato.
2001
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