Il lavoro costituisce la sintesi ed il completamento della ricerca che è stata oggetto della tesi di dottorato dell'Autrice su “Lo statuto giuridico del mar Caspio ed il suo regime di utilizzazione”, la quale ha già portato nel 1999 alla pubblicazione, sempre in lingua inglese, di un articolo intitolato “The legal status of the Caspian Sea after the break-up of the Soviet Union”. La nuova pubblicazione scientifica è apparsa opportuna a fronte dei numerosi accordi, bilaterali e trilaterali, che la Federazione Russa è riuscita successivamente a concludere con le ex Repubbliche sovietiche che si affacciano sul mar Caspio. Tali accordi sono parsi aprire uno spiraglio per la definizione della controversia insorta tra gli Stati costieri sulla delimitazione del bacino e sul suo regime di utilizzazione. Si tratta di una controversia sorta quando, a seguito della dissoluzione dell’Unione Sovietica, i Paesi rivieraschi sono passati dai tradizionali due (Unione Sovietica e Iran) a cinque (oltre all’Iran, la Federazione Russa, l’Azerbaijan, il Kazakhstan ed il Turkmenistan). La scoperta di abbondanti giacimenti di petrolio nel sottosuolo del bacino, avvenuta proprio nel corso degli anni Novanta, ha inasprito i contrasti tra gli Stati costieri. Alla luce degli accordi sopra menzionati e della posizione assunta dall’Iran al riguardo, l’articolo “State Succession and the Delimitation of the Caspian Sea” ha analizzato: la natura lacustre del mar Caspio ed il suo conseguente statuto giuridico internazionale; i trattati che disciplinavano il regime di sfruttamento del mar Caspio sino alla dissoluzione dell’Unione Sovietica; la prassi dell’Unione Sovietica e dell’Iran relativa all’utilizzazione del bacino, che ha in parte modificato ed in parte integrato i predetti accordi internazionali; il regime della successione di Stati nelle situazioni giuridiche soggettive riguardanti il mar Caspio, con particolare approfondimento delle tematiche relative alle conseguenze della delimitazione amministrativa del bacino operata nel 1970 dall’Unione Sovietica ed al regime dello sfruttamento dei depositi di minerali liquidi condivisi da più Stati; le attuali coincidenze ed i contrasti che ancora permangono nelle posizioni assunte dagli Stati rivieraschi in merito alla delimitazione ed al regime di utilizzazione del mar Caspio.

State Succession and the Delimitation of the Caspian Sea

GRAMOLA, MARIANGELA
2005

Abstract

Il lavoro costituisce la sintesi ed il completamento della ricerca che è stata oggetto della tesi di dottorato dell'Autrice su “Lo statuto giuridico del mar Caspio ed il suo regime di utilizzazione”, la quale ha già portato nel 1999 alla pubblicazione, sempre in lingua inglese, di un articolo intitolato “The legal status of the Caspian Sea after the break-up of the Soviet Union”. La nuova pubblicazione scientifica è apparsa opportuna a fronte dei numerosi accordi, bilaterali e trilaterali, che la Federazione Russa è riuscita successivamente a concludere con le ex Repubbliche sovietiche che si affacciano sul mar Caspio. Tali accordi sono parsi aprire uno spiraglio per la definizione della controversia insorta tra gli Stati costieri sulla delimitazione del bacino e sul suo regime di utilizzazione. Si tratta di una controversia sorta quando, a seguito della dissoluzione dell’Unione Sovietica, i Paesi rivieraschi sono passati dai tradizionali due (Unione Sovietica e Iran) a cinque (oltre all’Iran, la Federazione Russa, l’Azerbaijan, il Kazakhstan ed il Turkmenistan). La scoperta di abbondanti giacimenti di petrolio nel sottosuolo del bacino, avvenuta proprio nel corso degli anni Novanta, ha inasprito i contrasti tra gli Stati costieri. Alla luce degli accordi sopra menzionati e della posizione assunta dall’Iran al riguardo, l’articolo “State Succession and the Delimitation of the Caspian Sea” ha analizzato: la natura lacustre del mar Caspio ed il suo conseguente statuto giuridico internazionale; i trattati che disciplinavano il regime di sfruttamento del mar Caspio sino alla dissoluzione dell’Unione Sovietica; la prassi dell’Unione Sovietica e dell’Iran relativa all’utilizzazione del bacino, che ha in parte modificato ed in parte integrato i predetti accordi internazionali; il regime della successione di Stati nelle situazioni giuridiche soggettive riguardanti il mar Caspio, con particolare approfondimento delle tematiche relative alle conseguenze della delimitazione amministrativa del bacino operata nel 1970 dall’Unione Sovietica ed al regime dello sfruttamento dei depositi di minerali liquidi condivisi da più Stati; le attuali coincidenze ed i contrasti che ancora permangono nelle posizioni assunte dagli Stati rivieraschi in merito alla delimitazione ed al regime di utilizzazione del mar Caspio.
2005
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