In questo scritto si affronta la questione se possa darsi violazione dell’obbligo di fedeltà nella semplice realizzazione di atti preparatori della futura attività concorrenziale, benché questa sia destinata ad esplicarsi in un momento successivo alla cessazione del rapporto di lavoro: momento nel quale essa sarebbe, dunque, perfettamente lecita, quale espressione della libertà di iniziativa economica, costituzionalmente garantita. Dopo avere brevemente ripercorso le posizioni dottrinali circa la portata e il fondamento dell’obbligo di fedeltà, di cui all’art. 2105 c.c., si sottolinea la duplice rilevanza, disciplinare, e risarcitoria della violazione dell’obbligo, e le possibili ambiguità conseguenti alla sovrapposizione di tali profili.

Atti preparatori della concorrenza e responsabilità  risarcitoria del lavoratore

DE MOZZI, BARBARA
2005

Abstract

In questo scritto si affronta la questione se possa darsi violazione dell’obbligo di fedeltà nella semplice realizzazione di atti preparatori della futura attività concorrenziale, benché questa sia destinata ad esplicarsi in un momento successivo alla cessazione del rapporto di lavoro: momento nel quale essa sarebbe, dunque, perfettamente lecita, quale espressione della libertà di iniziativa economica, costituzionalmente garantita. Dopo avere brevemente ripercorso le posizioni dottrinali circa la portata e il fondamento dell’obbligo di fedeltà, di cui all’art. 2105 c.c., si sottolinea la duplice rilevanza, disciplinare, e risarcitoria della violazione dell’obbligo, e le possibili ambiguità conseguenti alla sovrapposizione di tali profili.
2005
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