Un numero di Vicetia in un'iscrizione della chiesa di San Martino a Schio?

In ambito veneto è noto un interessante gruppo di iscrizioni di età romana, relative a Padova, Feltre e Vicenza, che recano un’indicazione numerica preceduta dalla lettera N talora soprallineata (da intendersi probabilmente come abbreviazione di numero), la quale sembra riferirsi proprio all’era locale delle città sopra ricordate. Nel caso di Padova, cui appartiene la maggior parte delle attestazioni, l’avvio dell’era locale sembra coincidere con la fondamentale data dell’89 a.C. (o con una di poco successiva), quando l’importante abitato veneto assurse al rango di colonia latina “fittizia” per effetto della lex Pompeia; più recente è invece l’incipit della cronologia feltrina, riferibile all’acquisizione dello statuto municipale nel 39 a.C. Nel presente lavoro è discussa l’unica testimonianza relativa a Vicenza, costituita da un’iscrizione reimpiegata nella chiesa di San Martino alle Aste, presso Schio. Si tratta di un frammento lapideo sul quale si legge la consueta N soprallineata seguita dal numero CCXCV. Come a Padova, anche a Vicenza l’inizio dell’era locale può essere posto nell’89 a.C.: tale ipotesi trova pieno riscontro nei dati cronologici desumibili dal testo epigrafico di una piccola ara votiva rinvenuta nello stesso luogo (CIL, V, 3106 = ILS, 3859).