Il saggio affronta il tema dello sviluppo delle relazioni tra le Nazioni Unite e le organizzazioni della società civile. Nella prima parte, l’attenzione è posta sullo status consultivo e sulle conferenze mondiali delle NU quali embrioni di democrazia internazionale. La tesi sostenuta è che la pratica dello status consultivo e lo svolgimento delle conferenze mondiali hanno offerto alle ONG importanti “interstizi” per avviare processi strutturali di mutamento del sistema (interstatuale) delle relazioni internazionali e che la democrazia internazionale è “variabile indipendente” nel processo di costruzione di un nuovo ordine internazionale più giusto, pacifico, equo e solidale. La seconda parte prende in esame il Rapporto del “Panel di persone eminenti sulle relazioni delle Nazioni Unite con la società civile” dal titolo “We the peoples: civil society, the United nations and global governance” (giugno 2004), il Rapporto del Segretario generale delle NU (settembre 2004) contenente commenti e suggerimenti riguardanti l’attuazione delle raccomandazioni formulate dal Panel, nonché le più significative prese di posizione di ONG e reti di società civile globale. La tesi sostenuta dall’Autore è che l’evoluzione delle relazioni Nazioni Unite/società civile non può limitarsi ad una estensione e razionalizzazione della prassi delle consultazioni, ma dovrebbe portare ad una trasformazione dello status consultivo in status “co-decisionale”, almeno con riferimento ai quei settori operativi quali, per esempio, i diritti umani, la cooperazione allo sviluppo e la salvaguardia dell’ambiente in cui il ruolo centrale delle ONG è universalmente riconosciuto. Questo salto di qualità “democratica” è visto come indispensabile per rilanciare il ruolo delle Nazioni Unite nel sistema della governance globale. L’Autore inoltre, richiamando il tema della partnership tra le diverse constituencies – società civile, settore privato e stati -, che trova ampia enfasi nel Rapporto del Panel sottolinea la necessità di definire distinti sistemi di accreditamento per le ONG e il settore privato.

Rapporto Cardoso: la sfida della partnership nelle relazioni Nazioni Unite/società  civile

MASCIA, MARCO
2005

Abstract

Il saggio affronta il tema dello sviluppo delle relazioni tra le Nazioni Unite e le organizzazioni della società civile. Nella prima parte, l’attenzione è posta sullo status consultivo e sulle conferenze mondiali delle NU quali embrioni di democrazia internazionale. La tesi sostenuta è che la pratica dello status consultivo e lo svolgimento delle conferenze mondiali hanno offerto alle ONG importanti “interstizi” per avviare processi strutturali di mutamento del sistema (interstatuale) delle relazioni internazionali e che la democrazia internazionale è “variabile indipendente” nel processo di costruzione di un nuovo ordine internazionale più giusto, pacifico, equo e solidale. La seconda parte prende in esame il Rapporto del “Panel di persone eminenti sulle relazioni delle Nazioni Unite con la società civile” dal titolo “We the peoples: civil society, the United nations and global governance” (giugno 2004), il Rapporto del Segretario generale delle NU (settembre 2004) contenente commenti e suggerimenti riguardanti l’attuazione delle raccomandazioni formulate dal Panel, nonché le più significative prese di posizione di ONG e reti di società civile globale. La tesi sostenuta dall’Autore è che l’evoluzione delle relazioni Nazioni Unite/società civile non può limitarsi ad una estensione e razionalizzazione della prassi delle consultazioni, ma dovrebbe portare ad una trasformazione dello status consultivo in status “co-decisionale”, almeno con riferimento ai quei settori operativi quali, per esempio, i diritti umani, la cooperazione allo sviluppo e la salvaguardia dell’ambiente in cui il ruolo centrale delle ONG è universalmente riconosciuto. Questo salto di qualità “democratica” è visto come indispensabile per rilanciare il ruolo delle Nazioni Unite nel sistema della governance globale. L’Autore inoltre, richiamando il tema della partnership tra le diverse constituencies – società civile, settore privato e stati -, che trova ampia enfasi nel Rapporto del Panel sottolinea la necessità di definire distinti sistemi di accreditamento per le ONG e il settore privato.
2005
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