Il grande interesse per missioni svolte con la tecnica del volo in formazione, nelle quali due o più satelliti mantengono una geometria relativa preordinata, porta il progettista ad analizzarne i principali aspetti operativi. In particolare, questo lavoro è focalizzato sul controllo orbitale, il quale, a causa della necessità di precisione e stabilità molto più stringenti delle missioni tradizionali, può essere un significativo limite all’implementazione pratica di questo tipo di missione. L’applicazione presa in esame è volta all’incremento delle prestazioni di un satellite per il telerilevamento attivo con antenna SAR quando un secondo satellite, passivo, viene posto in formazione con esso. Si realizza così un radar bistatico, in cui la baseline tra i due satelliti deve essere mantenuta con precisione affinché le misure del secondo satellite possano essere correttamente interpretate. L’implementazione di diverse strategie di controllo, attuate tramite piccoli propulsori elettrici, è l’oggetto di studio in questo lavoro, in cui l’attenzione viene in particolar modo focalizzata sull’impatto che si riscontra sul sistema satellite, in termini di consumo di propellente, precisione di manovra e dimensionamento del sottosistema di potenza

Criteri di progetto per il sistema di guida, navigazione e controllo del volo in formazione

PAVARIN, DANIELE;LORENZINI, ENRICO
2007

Abstract

Il grande interesse per missioni svolte con la tecnica del volo in formazione, nelle quali due o più satelliti mantengono una geometria relativa preordinata, porta il progettista ad analizzarne i principali aspetti operativi. In particolare, questo lavoro è focalizzato sul controllo orbitale, il quale, a causa della necessità di precisione e stabilità molto più stringenti delle missioni tradizionali, può essere un significativo limite all’implementazione pratica di questo tipo di missione. L’applicazione presa in esame è volta all’incremento delle prestazioni di un satellite per il telerilevamento attivo con antenna SAR quando un secondo satellite, passivo, viene posto in formazione con esso. Si realizza così un radar bistatico, in cui la baseline tra i due satelliti deve essere mantenuta con precisione affinché le misure del secondo satellite possano essere correttamente interpretate. L’implementazione di diverse strategie di controllo, attuate tramite piccoli propulsori elettrici, è l’oggetto di studio in questo lavoro, in cui l’attenzione viene in particolar modo focalizzata sull’impatto che si riscontra sul sistema satellite, in termini di consumo di propellente, precisione di manovra e dimensionamento del sottosistema di potenza
2007
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