La memoria riguarda l’analisi della circolazione idrica sotterranea in bacini appenninici caratterizzati da torbiditi silico-clastiche, basata su prospezioni idrogeologiche e sul regime di drenaggio del sistema di gallerie per la connessione ferroviaria veloce fra Firenze e Bologna. Vengono considerati 4 bacini (Diaterna, Veccione, Bosso, Bagnone) situati nell’areale di affioramento della Formazione Marnoso Arenacea a cavallo dello spartiacque appenninico fra il bacino del Reno ed il bacino dell’Arno. I dati di base, raccolti su una serie di 9 anni idrologici dal 1995 al 2003, sono stati impiegati per ricostruire gli idrogrammi annuali di 47 sorgenti e 11 sezioni di torrenti, le caratteristiche idrodinamiche durante la recessione estiva ed il regime di drenaggio delle gallerie; tali elaborazioni, integrate dall’idrochimica e dalle modalità con cui si sono manifestate le interferenze sul sistema naturale, hanno permesso di definire un modello di circolazione idrica sotterranea «attiva» basato su 3 sistemi di flusso: un sistema effimero e sub-superficiale, uno intermedio legato ai primi 150-200 m di spessore dell’ammasso roccioso detensionato e fessurato ed uno trans-bacino legato a fratture post-orogeniche di tipo distensivo. Lo scarico del sistema è focalizzato sui torrenti rispetto alle sorgenti. Il coefficiente di infiltrazione efficace può risultare anche superiore al 30%

Idrogeologia delle unità torbiditiche: un modello concettuale derivato dal rilevamento geologico dell’Appennino Tosco-Emiliano e dal monitoraggio ambientale per il tunnel alta velocità ferroviaria Firenze-Bologna

PICCININI, LEONARDO;
2006

Abstract

La memoria riguarda l’analisi della circolazione idrica sotterranea in bacini appenninici caratterizzati da torbiditi silico-clastiche, basata su prospezioni idrogeologiche e sul regime di drenaggio del sistema di gallerie per la connessione ferroviaria veloce fra Firenze e Bologna. Vengono considerati 4 bacini (Diaterna, Veccione, Bosso, Bagnone) situati nell’areale di affioramento della Formazione Marnoso Arenacea a cavallo dello spartiacque appenninico fra il bacino del Reno ed il bacino dell’Arno. I dati di base, raccolti su una serie di 9 anni idrologici dal 1995 al 2003, sono stati impiegati per ricostruire gli idrogrammi annuali di 47 sorgenti e 11 sezioni di torrenti, le caratteristiche idrodinamiche durante la recessione estiva ed il regime di drenaggio delle gallerie; tali elaborazioni, integrate dall’idrochimica e dalle modalità con cui si sono manifestate le interferenze sul sistema naturale, hanno permesso di definire un modello di circolazione idrica sotterranea «attiva» basato su 3 sistemi di flusso: un sistema effimero e sub-superficiale, uno intermedio legato ai primi 150-200 m di spessore dell’ammasso roccioso detensionato e fessurato ed uno trans-bacino legato a fratture post-orogeniche di tipo distensivo. Lo scarico del sistema è focalizzato sui torrenti rispetto alle sorgenti. Il coefficiente di infiltrazione efficace può risultare anche superiore al 30%
2006
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