Per molte ragioni legate alla sua posizione geografica, alle vicende storiche e alle funzioni assegnatele dalla Dominante, Padova ha sempre avuto una posizione di preminenza nell'ambito dello 'Stato da terra', da cui è conseguita una pervasiva presenza in città del simbolo marciano, tanto da farne il centro urbano figurativamente più marchesco, dopo Venezia, dell'intero territorio della Repubblica. La sistematica ricerca sviluppata dagli autori nel corso degli anni ha condotto all'identificazione di numerosi esemplari, sia antichi (ancora esistenti o semplicemente documentati) che moderni, del leone marciano, che erano finora sfuggiti alla catalogazione, tanto che le addizioni che si presentano in questa sede costituiscono, rispetto al corpus padovano pubblicato in Rizzi 2001, un incremento di quasi il 56% delle opere antiche e dell'80% esatto delle opere moderne, con manufatti in molti casi ascrivibili a tipologie iconografiche assai rare o del tutto sconosciute o, nel caso delle opere moderne, frutto di originali reinterpretazioni di modelli antichi. Il contributo è arricchito da due appendici, dedicate rispettivamente a una prima catalogazione dei vessilli marciani conservati presso il Museo Bottacin di Padova e alla trascrizione e sintetico commento di un documento del 1729 che getta nuova luce su una particolare classe di 'moleche' padovane (i civici delle case di proprietà pubblica), ora superstiti in pochi esemplari ma originariamente presenti in città in almeno una quarantina di pezzi.

Padova marchesca: precisazioni e aggiunte al 'corpus' dei leoni veneti

BENUCCI, FRANCO;
2006

Abstract

Per molte ragioni legate alla sua posizione geografica, alle vicende storiche e alle funzioni assegnatele dalla Dominante, Padova ha sempre avuto una posizione di preminenza nell'ambito dello 'Stato da terra', da cui è conseguita una pervasiva presenza in città del simbolo marciano, tanto da farne il centro urbano figurativamente più marchesco, dopo Venezia, dell'intero territorio della Repubblica. La sistematica ricerca sviluppata dagli autori nel corso degli anni ha condotto all'identificazione di numerosi esemplari, sia antichi (ancora esistenti o semplicemente documentati) che moderni, del leone marciano, che erano finora sfuggiti alla catalogazione, tanto che le addizioni che si presentano in questa sede costituiscono, rispetto al corpus padovano pubblicato in Rizzi 2001, un incremento di quasi il 56% delle opere antiche e dell'80% esatto delle opere moderne, con manufatti in molti casi ascrivibili a tipologie iconografiche assai rare o del tutto sconosciute o, nel caso delle opere moderne, frutto di originali reinterpretazioni di modelli antichi. Il contributo è arricchito da due appendici, dedicate rispettivamente a una prima catalogazione dei vessilli marciani conservati presso il Museo Bottacin di Padova e alla trascrizione e sintetico commento di un documento del 1729 che getta nuova luce su una particolare classe di 'moleche' padovane (i civici delle case di proprietà pubblica), ora superstiti in pochi esemplari ma originariamente presenti in città in almeno una quarantina di pezzi.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11577/1560256
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