Lo studio deriva dalla Tesi di dottorato dell'autore, discussa nel 2005 presso l'Università di Padova. Vengono prese in esame una serie di forme del latino arcaico, sia letterario sia epigrafico, note come 'congiuntivi indipendenti' o come 'tipo attigas', che sono caratterizzate per importanti proprietà sia funzionali, sia morfologiche. Dal punto di vista del contenuto, infatti, esse sono almeno inizialmente ristrette ai contesti testuali proibitivi, anche se nelle sopravvivenze presso i Veteres assumono impieghi più vari; dal punto di vista morfologico, esse mostrano una caratteristica del tutto aberrante riepstto alla struttura del verbo latino, dal momento che applicano il morfema di congiuntivo presente senza che siano inserite le marche di tema di presente. Le forme analizzate sono attigas (tango), attulas (tollo), advenat (venio), fuas (fio) e duas (dare). Nell'articolo, si confuta l'opionione tradizionale secondo cui queste forme sarebbero dirette eredità di ingiuntivi aoristi indeuropei, sulla base del fatto che il materiale morfologico impiegato presuppone in tutti i casi una rielaborazione latina, e non è quindi possibile una comparazione diretta con strutture, apparentemente simili, in altre lingue indeuropee. Si mostra invece che tali forme testimoniano una fase particolarmente antica della trafila grammaticale latina, in cui il morfema di congiuntivo -a- poteva essere applicato a basi morfologiche, non coincidenti con la radice, sotto-specificate dal punto di vista tempo-aspettuale. La ricorrenza nei contesti proibitivi è favorevole a tale ipotesi, dal momento che è un ambito in cui tipicamente i tratti deittici associati al tempo possono essere neutralizzati. Lo studio incoraggia quindi a analizzare la storia della morfologia latina in una prospettiva di ricostruzione interna, più che in un'ottica diretta di ricostruzione indeuropea

I congiuntivi del tipo (ne) attigas in latino arcaico.

BERTOCCI, DAVIDE
2006

Abstract

Lo studio deriva dalla Tesi di dottorato dell'autore, discussa nel 2005 presso l'Università di Padova. Vengono prese in esame una serie di forme del latino arcaico, sia letterario sia epigrafico, note come 'congiuntivi indipendenti' o come 'tipo attigas', che sono caratterizzate per importanti proprietà sia funzionali, sia morfologiche. Dal punto di vista del contenuto, infatti, esse sono almeno inizialmente ristrette ai contesti testuali proibitivi, anche se nelle sopravvivenze presso i Veteres assumono impieghi più vari; dal punto di vista morfologico, esse mostrano una caratteristica del tutto aberrante riepstto alla struttura del verbo latino, dal momento che applicano il morfema di congiuntivo presente senza che siano inserite le marche di tema di presente. Le forme analizzate sono attigas (tango), attulas (tollo), advenat (venio), fuas (fio) e duas (dare). Nell'articolo, si confuta l'opionione tradizionale secondo cui queste forme sarebbero dirette eredità di ingiuntivi aoristi indeuropei, sulla base del fatto che il materiale morfologico impiegato presuppone in tutti i casi una rielaborazione latina, e non è quindi possibile una comparazione diretta con strutture, apparentemente simili, in altre lingue indeuropee. Si mostra invece che tali forme testimoniano una fase particolarmente antica della trafila grammaticale latina, in cui il morfema di congiuntivo -a- poteva essere applicato a basi morfologiche, non coincidenti con la radice, sotto-specificate dal punto di vista tempo-aspettuale. La ricorrenza nei contesti proibitivi è favorevole a tale ipotesi, dal momento che è un ambito in cui tipicamente i tratti deittici associati al tempo possono essere neutralizzati. Lo studio incoraggia quindi a analizzare la storia della morfologia latina in una prospettiva di ricostruzione interna, più che in un'ottica diretta di ricostruzione indeuropea
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