Il libro di Francesca Prandstraller si pone l’obiettivo di delineare le dinamiche professionali, sociali ed emotive che si accompagnano agli eventi di espatrio femminile. Con il termine “espatriate” (expatriate) vengono considerate non solamente le donne che lavorano per un periodo in un Paese diverso dal proprio ma anche coloro (le cosiddette spouse) che seguono e accompagnano il partner nella sua esperienza di lavoro all’estero. L’analisi proposta dall’autrice all’inizio del testo mostra come questo tema, in particolare per quanto riguarda il mercato del lavoro italiano, sia stato ampiamente trascurato dalla ricerca quantitativa e qualitativa. Probabilmente questa carenza non è imputabile a una mancanza di interesse da parte degli studiosi, quanto piuttosto alle ridotte dimensioni del fenomeno stesso. Lo sviluppo internazionale delle imprese italiane è infatti avvenuto in anni relativamente recenti, limitandosi solamente, per buona parte degli anni ’80 e ’90 del secolo scorso (in periodi di cambio valutario favorevole), a forme più o meno evolute di esportazione. Il problema della globalizzazione organizzativa era quindi limitato alle multinazionali straniere, che si trovavano a selezionare manager da inviare all’estero a presidio di subsidiaries sparse in tutto il mondo. Progressivamente, però, anche le aziende di minori dimensioni stanno adottando, per spinte esogene e per scelta strategica, forme di internazionalizzazione più “mature” che prevedono un maggiore coinvolgimento organizzativo. Così anche le nostre Pmi hanno la necessità di avere tra i propri collaboratori persone da inviare in missione, che sappiano comunicare in varie lingue, lavorare lontano da casa e collaborare all’interno di team multiculturali. Tra gli effetti di questo fenomeno vi è l’allargamento della base di reclutamento degli espatriati e, di conseguenza, l’ingresso di un numero crescente di donne tra i manager che si trasferiscono per lavoro. Questo cambiamento delle strategie competitive mostrerà a breve i suoi effetti sulle prassi consolidate di gestione delle risorse umane. I direttori del personale delle medie imprese si troveranno cioè alle prese non con la semplice gestione amministrativa dei viaggi di lavoro, ma con la gestione organizzativa di filiali di piccole dimensioni guidate da personale italiano inviato all’estero per crearle, gestirle, svilupparle. Questo tema, di cui in Italia si colgono solamente le avvisaglie nelle imprese di grandi dimensioni, è destinato a crescere rapidamente di importanza nei prossimi anni. Un ulteriore spunto di riflessione proposto dal libro è quello di un confronto in senso ampio con il tema della “diversità”. Diverse perché donne, diverse perché manager, diverse perché appartenenti ad un Paese straniero. Questo leif motif appare spesso nelle storie delle expatriate che si raccontano nel testo. Posto che una discussione sul tema della gestione della diversità va al di là degli obiettivi di questo articolo e che, come illustrano Costa e Gianecchini (2005), la diversità implica l’esistenza di una normalità che non esiste più nelle organizzazioni moderne (tanto da spingere alcuni studiosi ad utilizzare termini maggiormente politically correct come varietà, pluralità, mixité), il lettore non può non notare come le protagoniste del libro di Francesca Prandstraller riassumano in sé una molteplicità di “diversità” che le porta a confrontarsi (e a scontrarsi) con forza dirompente contro un sistema di stereotipi che si sviluppa all’interno delle culture organizzative e dei sistemi sociali in cui si inseriscono. È questo uno dei motivi che rende il libro adatto a diverse letture tematiche, che vengono suggerite dall’Autrice stessa nei capitoli che introducono le storie delle donne: una lettura che si confronta con i problemi del lavoro di genere, una lettura che si confronta con il tema dello sviluppo di una carriera internazionale, una lettura che si confronta con gli effetti personali del cambiamento.

Solo una questione di distanze? Vivere e far carriera all'estero

GIANECCHINI, MARTINA
2006

Abstract

Il libro di Francesca Prandstraller si pone l’obiettivo di delineare le dinamiche professionali, sociali ed emotive che si accompagnano agli eventi di espatrio femminile. Con il termine “espatriate” (expatriate) vengono considerate non solamente le donne che lavorano per un periodo in un Paese diverso dal proprio ma anche coloro (le cosiddette spouse) che seguono e accompagnano il partner nella sua esperienza di lavoro all’estero. L’analisi proposta dall’autrice all’inizio del testo mostra come questo tema, in particolare per quanto riguarda il mercato del lavoro italiano, sia stato ampiamente trascurato dalla ricerca quantitativa e qualitativa. Probabilmente questa carenza non è imputabile a una mancanza di interesse da parte degli studiosi, quanto piuttosto alle ridotte dimensioni del fenomeno stesso. Lo sviluppo internazionale delle imprese italiane è infatti avvenuto in anni relativamente recenti, limitandosi solamente, per buona parte degli anni ’80 e ’90 del secolo scorso (in periodi di cambio valutario favorevole), a forme più o meno evolute di esportazione. Il problema della globalizzazione organizzativa era quindi limitato alle multinazionali straniere, che si trovavano a selezionare manager da inviare all’estero a presidio di subsidiaries sparse in tutto il mondo. Progressivamente, però, anche le aziende di minori dimensioni stanno adottando, per spinte esogene e per scelta strategica, forme di internazionalizzazione più “mature” che prevedono un maggiore coinvolgimento organizzativo. Così anche le nostre Pmi hanno la necessità di avere tra i propri collaboratori persone da inviare in missione, che sappiano comunicare in varie lingue, lavorare lontano da casa e collaborare all’interno di team multiculturali. Tra gli effetti di questo fenomeno vi è l’allargamento della base di reclutamento degli espatriati e, di conseguenza, l’ingresso di un numero crescente di donne tra i manager che si trasferiscono per lavoro. Questo cambiamento delle strategie competitive mostrerà a breve i suoi effetti sulle prassi consolidate di gestione delle risorse umane. I direttori del personale delle medie imprese si troveranno cioè alle prese non con la semplice gestione amministrativa dei viaggi di lavoro, ma con la gestione organizzativa di filiali di piccole dimensioni guidate da personale italiano inviato all’estero per crearle, gestirle, svilupparle. Questo tema, di cui in Italia si colgono solamente le avvisaglie nelle imprese di grandi dimensioni, è destinato a crescere rapidamente di importanza nei prossimi anni. Un ulteriore spunto di riflessione proposto dal libro è quello di un confronto in senso ampio con il tema della “diversità”. Diverse perché donne, diverse perché manager, diverse perché appartenenti ad un Paese straniero. Questo leif motif appare spesso nelle storie delle expatriate che si raccontano nel testo. Posto che una discussione sul tema della gestione della diversità va al di là degli obiettivi di questo articolo e che, come illustrano Costa e Gianecchini (2005), la diversità implica l’esistenza di una normalità che non esiste più nelle organizzazioni moderne (tanto da spingere alcuni studiosi ad utilizzare termini maggiormente politically correct come varietà, pluralità, mixité), il lettore non può non notare come le protagoniste del libro di Francesca Prandstraller riassumano in sé una molteplicità di “diversità” che le porta a confrontarsi (e a scontrarsi) con forza dirompente contro un sistema di stereotipi che si sviluppa all’interno delle culture organizzative e dei sistemi sociali in cui si inseriscono. È questo uno dei motivi che rende il libro adatto a diverse letture tematiche, che vengono suggerite dall’Autrice stessa nei capitoli che introducono le storie delle donne: una lettura che si confronta con i problemi del lavoro di genere, una lettura che si confronta con il tema dello sviluppo di una carriera internazionale, una lettura che si confronta con gli effetti personali del cambiamento.
2006
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11577/1562366
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