Il Volume è un contributo alla promozione della possibilità di raccogliere alcuni argomenti, che vengono dibattuti in aree diverse, all’interno della ricerca sessuologica – alla quale in Italia non viene ancora riconosciuto, per problemi di carattere squisitamente culturale, lo statuto disciplinare e la specificità di fondazione scientifica. L’iniziativa aderisce infatti al progetto che assume come fine, condiviso da numerosi studiosi, quello di permettere a tale territorio, considerato qui nella sua portata culturale piuttosto che in quella squisitamente medico-biologica, di svincolarsi dal vassallaggio rispetto ad ambiti di studio che non nascono al suo interno. Riconoscendogli quindi l’importanza dell’esser un sapere complesso entro cui si pongono questioni che non possono essere lasciate a margine di altri spazi o subordinate a protrettiche disciplinazioni morali ideologicamente determinate, intendiamo convogliare al suo interno quei problemi ove venga in luce come le dinamiche dei rapporti tra i generi e la loro concorrenza sono al centro delle trasformazioni che ridefiniscono i confini di ruolo tra famiglia e società da parte del femminile e del maschile, l’un l’altro contrapposti per taluni aspetti e solidali per altri nel concreto svolgersi della vita. In questo numero della Rivista di sessuologia vogliamo dunque integrare nel discorso sessuologico almeno una parte dell’infinita costellazione di forme con cui l’incontro sessuato si presenta e viene rappresentato nella vita reale, quella quotidiana, dove esso accade come ventura o terribile sventura, portatore sempre di cambiamenti – talvolta vitali ma altrettanto spesso giocati nell’esercizio mortale della violenza, della de-umanizzazione, della discriminazione –, tenendo altresì sempre presenti gli esiti di chi affronta come questione esistenziale, psicologica e culturale la portata simbolica della sessualità nell’avventura della vita individuale e sociale. I temi relativi alla genitorialità e alla sua amministrazione in funzione della scelta omosessuale, la riduzione della donna a oggetto di sfruttamento sessuale, la definizione di quali confini riconoscere alle specificità di genere, il desiderio e le sue derive nel tempo tra i perimetri tradizionali della coppia e della famiglia sono solo alcune delle infinite questioni che chiamano in causa la sessualità come tema centrale, cui il discorso clinico, ma anche quello sociale e politico, devono poter accedere come occasione di presa di coscienza rispetto a ciò che è più intimamente umano.

"PRESENTAZIONE", volume "IMPROVVISE APORIE E TRACCE INCERTE. SESSUALITA' TRA SCONTRO E INCONTRO"

TESTONI, INES
2006

Abstract

Il Volume è un contributo alla promozione della possibilità di raccogliere alcuni argomenti, che vengono dibattuti in aree diverse, all’interno della ricerca sessuologica – alla quale in Italia non viene ancora riconosciuto, per problemi di carattere squisitamente culturale, lo statuto disciplinare e la specificità di fondazione scientifica. L’iniziativa aderisce infatti al progetto che assume come fine, condiviso da numerosi studiosi, quello di permettere a tale territorio, considerato qui nella sua portata culturale piuttosto che in quella squisitamente medico-biologica, di svincolarsi dal vassallaggio rispetto ad ambiti di studio che non nascono al suo interno. Riconoscendogli quindi l’importanza dell’esser un sapere complesso entro cui si pongono questioni che non possono essere lasciate a margine di altri spazi o subordinate a protrettiche disciplinazioni morali ideologicamente determinate, intendiamo convogliare al suo interno quei problemi ove venga in luce come le dinamiche dei rapporti tra i generi e la loro concorrenza sono al centro delle trasformazioni che ridefiniscono i confini di ruolo tra famiglia e società da parte del femminile e del maschile, l’un l’altro contrapposti per taluni aspetti e solidali per altri nel concreto svolgersi della vita. In questo numero della Rivista di sessuologia vogliamo dunque integrare nel discorso sessuologico almeno una parte dell’infinita costellazione di forme con cui l’incontro sessuato si presenta e viene rappresentato nella vita reale, quella quotidiana, dove esso accade come ventura o terribile sventura, portatore sempre di cambiamenti – talvolta vitali ma altrettanto spesso giocati nell’esercizio mortale della violenza, della de-umanizzazione, della discriminazione –, tenendo altresì sempre presenti gli esiti di chi affronta come questione esistenziale, psicologica e culturale la portata simbolica della sessualità nell’avventura della vita individuale e sociale. I temi relativi alla genitorialità e alla sua amministrazione in funzione della scelta omosessuale, la riduzione della donna a oggetto di sfruttamento sessuale, la definizione di quali confini riconoscere alle specificità di genere, il desiderio e le sue derive nel tempo tra i perimetri tradizionali della coppia e della famiglia sono solo alcune delle infinite questioni che chiamano in causa la sessualità come tema centrale, cui il discorso clinico, ma anche quello sociale e politico, devono poter accedere come occasione di presa di coscienza rispetto a ciò che è più intimamente umano.
2006
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