Introduzione e obiettivi Da riscontare in letteratura sono le notevoli differenze esistenti tra i bambini affetti da leucemia e i pari sani nelle performance generali di apprendimento, socializzazione ed emotività soprattutto in pazienti sotto i 6 anni di età (Adamoli et al., 1997). Non sono, però, presenti studi che monitorino lo sviluppo psicologico del bambino nel corso dell’iter terapeutico e i suoi predittori. Questo studio si propone di identificare i predittori precoci nello specifico dello sviluppo motorio del bambino dopo 12 mesi di terapia. Metodi Il campione è costituito da 39 bambini con leucemia (età media=4,81 anni, DS=0,04), 18 maschi e 21 femmine, e dai loro genitori. A una settimana dalla diagnosi (T1) vengono svolte delle interviste in profondità col genitore (EFI-C, Tremolada et al., 2005) per valutare l’adattamento del bambino e della sua famiglia durante il primo ricovero in ospedale. A un anno dalla diagnosi (T2) viene svolta un’intervista strutturata al genitore (Scale Vineland) per valutare alcune aree di sviluppo del bambino, tra cui le sue Abilità Motorie, e viene controllata la sintomatologia d’ansia e di depressione del genitore stesso. Dalle cartelle cliniche vengono inoltre trascritte alcune informazioni come il n° di giorni di ricovero e il tipo di leucemia. Risultati Dopo 12 mesi di terapia il 69,2% dei bambini sembra soffrire di un ritardo di sviluppo di almeno 3 mesi nell’area della Abilità motorie sia grossolane che fini. Non è stata riscontrata una relazione significativa tra lo stato psicologico del genitore e lo sviluppo motorio del bambino. Un modello di regressione (R2=0,42; p=0,011) identifica la Fiducia nello staff pediatrico da parte del genitore (β=0,41) dopo la diagnosi e il n° dei giorni di ricovero (β=-1,60) come i predittori delle Abilità motorie del bambino a 12 mesi dalla diagnosi. Conclusioni Questo studio rileva che i primi 12 mesi di terapia hanno un effetto sullo sviluppo motorio del bambino. Tale sviluppo è predetto dal numero di giorni di ricovero a livello concorrente, ma anche, a livello predittivo, dalla fiducia che il genitore manifesta per lo staff pediatrico già dal momento del post-diagnosi. Programmi di intervento fisioterapico e psicologico possono essere proposti per i bambini più a rischio ed è utile verificare entro quanto tempo il bambino riesca a riprendere le sue funzioni normali.
Predittori post-diagnosi dello sviluppo motorio del bambino con leucemia in età pre-scolare dopo 12 mesi di terapia
TREMOLADA, MARTA;BONICHINI, SABRINA;
2007
Abstract
Introduzione e obiettivi Da riscontare in letteratura sono le notevoli differenze esistenti tra i bambini affetti da leucemia e i pari sani nelle performance generali di apprendimento, socializzazione ed emotività soprattutto in pazienti sotto i 6 anni di età (Adamoli et al., 1997). Non sono, però, presenti studi che monitorino lo sviluppo psicologico del bambino nel corso dell’iter terapeutico e i suoi predittori. Questo studio si propone di identificare i predittori precoci nello specifico dello sviluppo motorio del bambino dopo 12 mesi di terapia. Metodi Il campione è costituito da 39 bambini con leucemia (età media=4,81 anni, DS=0,04), 18 maschi e 21 femmine, e dai loro genitori. A una settimana dalla diagnosi (T1) vengono svolte delle interviste in profondità col genitore (EFI-C, Tremolada et al., 2005) per valutare l’adattamento del bambino e della sua famiglia durante il primo ricovero in ospedale. A un anno dalla diagnosi (T2) viene svolta un’intervista strutturata al genitore (Scale Vineland) per valutare alcune aree di sviluppo del bambino, tra cui le sue Abilità Motorie, e viene controllata la sintomatologia d’ansia e di depressione del genitore stesso. Dalle cartelle cliniche vengono inoltre trascritte alcune informazioni come il n° di giorni di ricovero e il tipo di leucemia. Risultati Dopo 12 mesi di terapia il 69,2% dei bambini sembra soffrire di un ritardo di sviluppo di almeno 3 mesi nell’area della Abilità motorie sia grossolane che fini. Non è stata riscontrata una relazione significativa tra lo stato psicologico del genitore e lo sviluppo motorio del bambino. Un modello di regressione (R2=0,42; p=0,011) identifica la Fiducia nello staff pediatrico da parte del genitore (β=0,41) dopo la diagnosi e il n° dei giorni di ricovero (β=-1,60) come i predittori delle Abilità motorie del bambino a 12 mesi dalla diagnosi. Conclusioni Questo studio rileva che i primi 12 mesi di terapia hanno un effetto sullo sviluppo motorio del bambino. Tale sviluppo è predetto dal numero di giorni di ricovero a livello concorrente, ma anche, a livello predittivo, dalla fiducia che il genitore manifesta per lo staff pediatrico già dal momento del post-diagnosi. Programmi di intervento fisioterapico e psicologico possono essere proposti per i bambini più a rischio ed è utile verificare entro quanto tempo il bambino riesca a riprendere le sue funzioni normali.Pubblicazioni consigliate
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