Il saggio mostra come l'uso del pavano da parte di A.Beolco si inserisca appieno nella "Questione della lingua" che caratterizza il dibattito cinquecentesco, risultando una scelta in cui la lingua segnala la contrapposizione tra due mondi, due modi di far teatro, due poetiche. Il tutto mette in risalto la ricchezza espressiva e letteraria che contrassegna il repertorio "italiano", da sempre caratterizzato da un significativo multilinguismo.
Tra "stropiegi" e "sterpi", "pegorari" e "pastori", "bele tose" e "ninfe": La lingua di Ruzante e il plurilinguismo letterario nel Veneto del '500.
MARCATO, GIANNA
2007
Abstract
Il saggio mostra come l'uso del pavano da parte di A.Beolco si inserisca appieno nella "Questione della lingua" che caratterizza il dibattito cinquecentesco, risultando una scelta in cui la lingua segnala la contrapposizione tra due mondi, due modi di far teatro, due poetiche. Il tutto mette in risalto la ricchezza espressiva e letteraria che contrassegna il repertorio "italiano", da sempre caratterizzato da un significativo multilinguismo.File in questo prodotto:
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